L’importanza del rapporto tra Italia e Stati Uniti e il ruolo della Difesa

La recente telefonata tra il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il collega americano Mark Esper conferma quanto sia strategico il rapporto di amicizia e collaborazione tra Stati Uniti e Italia.

Italia e Stati Uniti condividono da decenni una stretta alleanza e un profondo rapporto di amicizia che va oltre l’adesione alla NATO, o la comune partecipazione alle grandi organizzazioni internazionali. Il rapporto che lega il nostro paese e gli USA, a prescindere da quale governo o amministrazione li rappresenti, ha una rilevanza strategica imprescindibile per entrambi da decenni, fin dalla Guerra Fredda e dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Durante questa crisi globale, esplosa con l’epidemia di Covid-19, di cui Italia e Usa sono stati tra i paesi più colpiti nel mondo, l’Italia ha potuto contare fin da subito sul supporto e il sostegno arrivato dagli Usa e dall’Alleanza Atlantica. Infatti gli USA hanno lanciato una vasta campagna di aiuti diretti all’Italia, per il valore di circa 100 milioni di dollari, confermata nel memorandum firmato recentemente dal Presidente Trump, che rappresenta il più importante sostegno garantito al nostro paese in questa emergenza. Senza possibilità di paragoni con nessun altro paese. Un segnale chiaro, in un periodo di grande insicurezza ed emergenza, nonostante gli USA siano al momento il paese più colpito nel mondo, di quanto grande oltre oceano sia l’interesse per il nostro paese.

Va evidenziato che hanno rivestito un ruolo assolutamente centrale nel rafforzamento del canale di cooperazione tra l’Italia e gli Usa, i due dicasteri della Difesa, italiano e statunitense, col lavoro svolto in prima persona dal Ministro Lorenzo Guerini e il suo collega americano Mark Esper.  Un lavoro costante e continuativo, confermato anche con l’ultima telefonata tra i due ministri, svoltasi nella giornata di giovedì, ultimo di una lunga serie di contatti e scambi che hanno permesso nel tempo di consolidare un serio rapporto di collaborazione che ha rafforzato più in generale la cooperazione e il legame tra i due paesi. Esper ha svolto un ruolo di primo piano, insieme al collega Pompeo, all’interno dell’amministrazione americana, nel rilanciare il rapporto con l’Italia e nel coordinare le attività di sostegno e il programma di aiuti verso gli alleati e tra questi verso l’italia. Considerato, come ha confermato più volte anche l’Ambasciatore Eisenberg, uno degli alleati principali degli Stati Uniti.

Il Segretario alla Difesa ha proprio recentemente autorizzato il suo dipartimento a offrire nuovo supporto umanitario all’Italia, comprendente trasporto di materiale sanitario, personale per supportare quello italiano, capacità di telemedicina per le diagnosi a distanza. Aiuti che saranno condotti dallo US European Command.

Nel recente confronto tra i due ministri, Lorenzo Guerini ha ringraziato il collega per la solidarietà e per gli aiuti ricevuti, che hanno valore ancora più rilevante anche in relazione alla grave crisi che gli stessi Stati Uniti stanno vivendo. Come ribadito su Twitter da Guerini, l’alleanza tra Italia e Usa è solida e stabile, “una storica fratellanza ancora più forte in questo difficile momento. I preziosi aiuti che ci hanno fornito confermano l’amicizia tra i nostri due paesi”.

In queste settimane i contatti tra i due dicasteri e i due ministri sono stati numerosi,  a partire dalla visita che Guerini realizzò a inizio Febbraio a Washington. Del resto tutto il settore della Difesa, non solo in ambito politico e militare, ma anche a livello economico e industriale ha una rilevanza enorme sia nell’ambito dei rapporti atlantici che direttamente nelle relazioni italo-americane. Ma è indubbio che la solidità del rapporto tra Italia e USA è fondamentale anche per il rilancio delle relazioni transatlantiche, nel rafforzamento della NATO e in prospettiva nella collaborazione necessaria tra Europa e Stati Uniti. Ambito su cui, sia UE che USA dovranno presto impegnarsi. L’Italia può giocare carte importanti, anche all’interno dell’UE oltre che della NATO, per avvicinare in questa fase delicata e decisiva le due sponde dell’Atlantico. In un momento di emergenza globale e di forte insicurezza, con il peso, non solo economico, della pandemia che grava sugli equilibri globali, il rafforzamento dei legami transatlantici sarà decisivo per uscire rapidamente dalla crisi e sfruttando al massimo la reciproca cooperazione e collaborazione. Ma soprattutto anche per preparare il terreno anche in vista del dopo crisi e del confronto globale con le altre grandi potenze. In questi ultime settimane gli scambi e i contatti tra i Italia e USA, grazie anche al lavoro delle ambasciate, dei ministeri degli esteri, ai contatti tra i due capi di governo e al ruolo che in Italia ha svolto il Quirinale nel rapporto con gli alleati, sono stati tanti e intensi.

In questo lavoro il dicastero della Difesa nel nostro paese ha garantito non solo un solido aggancio del dialogo atlantico e alla collaborazione con gli USA, ma attraverso il lavoro delle Forze armate e dei militari impegnati in queste settimane nel territorio, anche un costante e continuo lavoro di supporto alle istituzioni nelle attività di intervento e di contrasto dell’emergenza sanitaria. Questo prezioso lavoro, e il bagaglio di esperienza acquisito nella lotta contro il Coronavirus, l’Italia potrà metterlo a disposizione anche degli alleati. Del resto anche la NATO ha svolto un utile supporto a molti paesi membri, a partire dall’Italia, e siamo certi che il nostro paese saprà ricambiare, come ha già fatto molte volte in passato, dell’aiuto ricevuto.

L’emergenza Coronavirus metterà a dura prova, come sta già facendo, non solo la tenuta socio-economica dei paesi occidentali, ma obbligherà necessariamente a rinforzare i legami esistenti. In questa fase, proprio per i rischi che questa crisi presenta e gli effetti che si potrebbero produrre nei prossimi mesi, investire sempre di più sul legame con gli Stati Uniti sarà per l’Italia una scelta strategica irrinunciabile. Come lo fu, dopo la liberazione del nostro paese, settantacinque anni fa.


Fonte immagine sito Difesa.it

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