Sempre al fianco del Paese. Cosa sta facendo la Difesa nella Fase 2

Durante la fase più acuta dell’epidemia del nuovo Coronavirus la Difesa si è impegnata in prima linea nel contrasto alla diffusione del virus. Ma anche in vista della Fase 2 continuerà l’impegno al fianco del Paese

L’emergenza Covid-19 non è ancora finita nel mondo. In Italia, primo grande paese europeo colpito dall’epidemia, negli ultimi giorni sta progressivamente abbassando il numero di contagi, merito delle misure restrittive messe in campo nelle ultime settimane, e con cautela si sta iniziando a programmare un allentamento di tali misure, in quella che dovrebbe essere la “Fase 2” della lotta al virus e del contenimento dell’epidemia.

In questi mesi di emergenza, fino ad oggi, il Ministero della Difesa ha operato con grande impegno in soccorso sia delle strutture sanitarie che delle istituzioni locali e nazionali italiane, garantendo supporto e aiuto, non solo sul piano logistico, ma anche direttamente in ambito sanitario e nel controllo del territorio per la tutela della sicurezza dei cittadini. L’attività della Difesa, anche nel coordinamento e nel lavoro di collaborazione con gli Alleati, a partire dalla dimensione atlantica ai rapporti diretti con i principali partner internazionali dell’Italia, in primis gli USA, è stata indubbiamente rilevantissima e utilissima al paese in questa fase critica dell’emergenza.

Ma in vista della Fase 2, che sta progressivamente prendendo inizio dai primi giorni di Maggio, il ministero guidato da Lorenzo Guerini, continuerà il suo lavoro e la sua attività al fianco del paese, al fine di continuare a supportare le attività di tipo medico e sanitario in essere e tutte le iniziative necessarie alla protezione della salute e della sicurezza collettive.

Simbolicamente si può dire che la Fase 2 per la Difesa sia iniziata con l’inaugurazione e la realizzazione del Covid Hospital al Celio, dopo appena tre settimane dall’inizio dei lavori. Si tratta di un’importante struttura sanitaria, con  150 posti letto, dei quali 50 destinati alla terapia intensiva o sub-intensiva, predisposti presso il Policlinico Militare Celio di Roma. Struttura di grande rilievo nella lotta al virus, inserita in una rete nazionale,  e inaugurata dal Ministro Lorenzo Guerini, alla presenza anche  del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli,  del Generale Salvatore Farina,  Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e del Generale Alberto Rosso, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Nell’occasione, nel suo intervento, il Ministro Guerini ha evidenziato il grande lavoro svolto dalle Forze Armate che hanno contribuito alla riuscita dell’opera in sole tre settimane, affermando che tale impegno “rappresenta un primo tassello della nostra politica che l’amministrazione della Difesa porta avanti da diverse settimane”.

Infatti le attività svolte per tutta la prima fase dell’emergenza hanno visto il personale della Difesa impegnato e impiegato su molti diversi fronti, ma in vista della Fase 2, in cui saranno ridotte alcune misure di lockdown, la difesa continuerà a fare la sua parte, e come ribadito dal Ministro “accompagneremo questo graduale ritorno alla normalità o comunque alla convivenza con il virus, con le attività sociali e produttive e continueremo nel lavoro di controllo del territorio”.

Tra le attività che verranno messe in campo dalla Difesa, si segnala che continuerà la produzione quotidiana di gel e soluzione disinfettante da parte dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, la realizzazione a partire da maggio di mascherine e dispositivi di protezione individuale,  per cui sono state riconvertite alcune strutture della difesa, fino a circa 6 milioni al mese, ma anche le attività di sanificazione di strutture di pubblica utilità condotti da team specializzati delle Forze Armate. Ovviamente a tutto ciò continueranno le attività già in essere, nel presidio del territorio e da parte del personale medico e sanitario impegnato nel paese, attivi sia nelle strutture civili che negli ospedali da campo.

L’Italia sta con gradualità e prudenza riattivandosi, per un progressivo ritorno alle principali attività quotidiane, che ovviamente andrà realizzato con grande attenzione, passo dopo passo, e senza correre rischi. In questi mesi di emergenza, come sottolineato dallo stesso Ministro Guerini più volte, la Difesa ha garantito tutto il suo supporto al Paese. In questo va evidenziata la grande professionalità e lo spirito di servizio con cui, anche in questa occasione, uomini e donne della Difesa e delle Forze Armate si sono messi a disposizione del Paese, in una delle più gravi e pesanti crisi dal dopo Guerra ad oggi. Nell’avvio di questa delicata Fase 2, certamente il loro impegno e le attività che verranno proseguite saranno ancora di grande aiuto all’Italia, nel superamento di questa emergenza. Ma il bagaglio di esperienza e competenze acquisite, anche in alcuni settori specifici, potranno anche essere utili, sia come contributo ai nostri alleati che anche in futuro.

Fonte immagine sito Difesa.it

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