Emergenza Covid: continua l’impegno della Nato

Continua il lavoro di assistenza e coordinamento dei soccorsi da parte della NATO verso numerosi paesi colpiti dalla crisi

L’emergenza globale del Coronavirus Sars-Cov 2 continua a crescere. Il numero dei contagi è in costante aumento, avendo superato la soglia dei 16 milioni nel mondo, e in alcune regioni e paesi è particolarmente alta. Sud America, sub continente indiano e Africa sono oggi le aree del globo dove la crescita della diffusione del virus preoccupano di più, non solo per il numero di malati ma anche per le conseguenze socio-economiche della pandemia in paesi già molto fragili e instabili e con sistemi sanitari spesso insufficienti a fronteggiare la crisi.

Nel corso dei mesi scorsi, da quando l’emergenza pandemica ha aggredito i paesi europei e poi le regioni del nord America e dei paesi confinanti con l’Europa, la NATO è stata in prima linea nel portare aiuto diretto e nel coordinare il supporto e l’assistenza ai paesi colpiti, non solo tra gli Alleati. Attraverso lo EADRCC, l’Alleanza Atlantica sta continuando a fornire aiuto e sostegno ai paesi in difficoltà, non più solo ai paesi membri, ma anche a partner e paesi in grave crisi, attraverso anche la collaborazione con le Nazioni Unite. Recentemente proprio in virtù di questo meccanismo di aiuto e di coordinamento sono stati forniti da paesi NATO forniture mediche e sanitarie a paesi come la Colombia, l’Afghanistan, l’Iraq, e a regioni come l’Africa Occidentale, il Medio Oriente e i Balcani, solo per citarne alcuni recentemente assistiti.

Voli partiti da paesi alleati sono stati diretti verso regioni gravemente colpite dall’emergenza per potare aiuto. L’EADRCC è il meccanismo di coordinamento istituito dalla NATO per intervenire e fronteggiare emergenze e disastri, attivo 7 giorni su 7 e per 24 ore al giorno, che in questi mesi è stato particolarmente attivo di fronte a questa imprevista e inedita emergenza globale. Una sfida nuova che ha dimostrato le notevoli capacità di adattamento e di reazione che l’Alleanza ha saputo mettere in campo grazie al contributo dei suoi membri.

La NATO infatti, anche per mezzo della solidarietà e delle generosità messa in campo dai suoi membri, ha dato una notevole risposta alla crisi, anche in termini di risposta politica e di presenza.

Dai paesi occidentali inoltre, non solo per mezzo delle istituzionali statuali nazionali, ma anche grazie al contributo che durante la crisi è giunto da molte ONG, fondazioni e grandi imprese, è stato mobilitato verso i paesi più colpiti una ingente quantità di aiuti. Una risposta utile e significativa di fronte a una crisi di portata globale senza precedenti.

In vista dei prossimi mesi, in preparazione ad una possibile seconda ondata, a NATO sta continuando a mantenere la propria macchina in funzione, pronta ad intervenire e a reagire. La sfida del Covid purtroppo non è ancora terminata, come ci dicono i numeri anche di questi ultimi giorni.

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