Emergenza Covid: gli Stati Uniti donano ventilatori polmonari alla Nato per la lotta al virus

Gli USA, attraverso USAID, hanno donato 200 ventilatori polmonari per le scorte NATO. Continua l’impegno internazionale degli Alleati nel fronteggiare la pandemia da Covid-19

Gli Stati Uniti, attraverso l’USAID ( L’United States Agency for International Development), hanno donato 200 ventilatori polmonari alla NATO, che potranno fungere come una scorta di forniture mediche che l’Alleanza Atlantica potrà impiegare per rispondere ad una potenziale seconda ondata di COVID-19.

L’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale ha consegnato i ventilatori al NATO Support and Procurement Agency’s Southern Operational Centre a Taranto, in Italia, durante una cerimonia a cui hanno partecipato funzionari civili e militari provenienti da Italia, Stati Uniti e altri paesi alleati.

Si tratta di un altro significativo contributo da parte degli Stati Uniti all’Alleanza e agli Alleati, per fronteggiare la pandemia di Covid-19. Nonostante siano il paese attualmente più colpito a livello internazionale dalla pandemia, in questi mesi gli USA, attraverso l’impegno internazionale delle loro Agenzie governative, le forze armate e anche il contributo di Fondazioni benefiche e soggetti privati, hanno contribuito significativamente alla lotta internazionale contro il virus, a partire proprio dai paesi alleati.  Anche l’Italia, in primavera, ha potuto godere dell’aiuto a stelle e strisce e della solidarietà degli alleati: in questo sforzo globale di solidarietà e impegno molto lavoro è stato svolto, per parte americana, anche dall’USAID.

Che cosa è l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale?  Fondata nel 1961, è un’agenzia governativa che opera a livello internazionale fornendo assistenza in più di 100 paesi tra Asia, Africa, Europa, America Latina in numerosi settori: dalla lotta alla povertà al rafforzamento della democrazia, dalla protezione dei diritti umani, alla sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale, alla assistenza umanitaria in caso di disastri naturali o dovuti all’opera umana.  Durante la crisi della pandemia da Covid-19, l’azione globale di USAID è stata presente in tutto il mondo, con aiuti per diversi milioni di dollari. Come durante altre grandi crisi sanitarie, gli Stati Uniti, attraverso l’Agenzia, sono stati in prima linea nella lotta del virus e per la salute globale.

Durante la crisi del Coronavirus, anche la NATO,  a partire dallo sforzo e dal contributo americano, ha operato per garantire supporto e assistenza a tutti i paesi alleati in difficoltà e anche a numerosi paesi partner. In questa azione la NATO, attraverso i suoi centri dedicati e i dispositivi predisposti per l’emergenza, ha fornito capacità di trasporto aereo strategico e gestito l’acquisizione e il trasporto di soccorsi chiave per aiutare gli alleati e trasferire forniture e attrezzature mediche urgenti. Ha inoltre fornito infrastrutture rapidamente accessibili per integrare e rafforzare le capacità mediche nazionali deinsingoli paesi e si è impegnata in progetti innovativi a sostegno degli operatori sanitari e anche della ricerca scientifica. Uno sforzo enorme, quello condotto dall’Alleanza, che all’inizio dell’Emergenza Coronavirus ha visto le forze militari di tutta la Nato svolgere più di 100 missioni per trasportare personale medico e insieme anche centinaia di tonnellate di rifornimenti. Inoltre è stato garantito supporto per la costruzione di ospedali da campo e garantire l’aumento di decine di migliaia di letti di cura e, inoltre, garantendo il soccorso di personale medico militare impiegato a sostegno degli sforzi civili.

Il principale meccanismo di risposta civile alle emergenze della NATO è l’Euro-Atlantic Disaster Response Coordination Center (EADRCC), che opera in tutta l’area euro-atlantica. Si tratta di un sistema di soccorsi e di coordinamento degli aiuti attivo tutto l’anno, operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che coinvolge tutti gli alleati della NATO e i paesi partner.

Il Centro funziona come un sistema di compensazione per il coordinamento sia delle richieste che delle offerte di assistenza principalmente in caso di calamità naturali e provocate dall’uomo. Durante gli scorsi mesi dall’inizio della crisi pandemica, l’EADRCC ha coordinato circa 125 offerte in risposta a 19 richieste di sostegno da parte di alleati e partner della NATO e di organizzazioni internazionali. Anche l’Italia, primo tra i paesi occidentali e membri della NATO colpiti dall’emergenza, ha potuto usufruire in varie occasioni della solidarietà e degli aiuti dei paesi alleati, anche attraverso il coordinamento del Centro. Nel complesso gli aiuti ricevuti dai paesi alleati, USA in primis, e da organizzazioni internazionali, come NATO o UE sono di gran lunga i più rilevanti e significativi ricevuti anche dal nostro paese in questi mesi.

Immagine tratta dal sito Nato

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