Come la Difesa, e la NATO, sono impegnate contro il Covid-19

Continua l’impegno della Difesa in Italia per contrastare l’emergenza Covid, così come in tutta Europa prosegue il lavoro di supporto della NATO ai paesi alleati

L’emergenza pandemica da Covid-19 è tornata a crescere nelle ultime settimane anche in Europa, dopo la flessione della scorsa estate che aveva allentato la morsa in alcuni paesi. Negli ultimi giorni tutti i principali paesi europei hanno visto una crescita costante de contagi, in particolare in Francia, Gran Bretagna e Spagna, ma anche con dati sempre più elevati e preoccupanti anche in Italia e Germania. Il virus continua a la sua diffusione anche nei paesi dell’Europa orientale  e nei Balcani, nel bacino del Mediterraneo e nel resto del continente, costringendo via via i paesi coinvolti ad adottare nuove misure sempre più drastiche di contenimento, di carattere sia locale che nazionale a seconda della loro estensione territoriale, o di tipo parziale o totale. Il primo paese nell’area era stato Israele, già alcune settimane fa, ad annunciare un lockdown per contenere i contagi.

In Italia, dall’inizio della crisi, 1 milione di persone sono state contagiate, pari a 1 ogni sessanta abitanti della penisola, una cifra che in Europa anche altri i paesi, Francia, Spagna e Regno Unito, avevano già raggiunto e superato da tempo. Al momento nel Vecchio Continente l’Italia è il quarto paese per numero di contagi, ma nel mondo sono soprattutto USA, Brasile, India, Russia a guidare la classifica.

In questa situazione di aggravamento della crisi sanitaria in tutto il paese, anche la Difesa sta continuando a contribuire con un ingente sforzo umano, logistico e organizzativo per fronteggiare l’emergenza in tutto il territorio nazionale. Un impegno prezioso e rilevante, che può aiutare in maniera notevole le autorità ad affrontare la crisi.

In questi mesi di emergenza il contributo delle Forze Armate, e del personale della Difesa, non è mai mancato: era strato fondamentale nei primi mesi di crisi, anche per fare fronte ad alcune criticità emerse, ma è proseguito in continuità in tutto il territorio nazionale anche nei mesi successivi fino ad oggi, con un impegno costante e sempre garantito sulla base delle necessità. In questi ultime settimane, in corrispondenza dell’aggravarsi della crisi e dello scoppio della seconda ondata, la Difesa è tornata ancora di più in campo in sostegno del sistema sanitario nazionale, alle istituzioni locali e alle popolazioni.

Infatti, come comunicato da fonti dello stesso Ministero guidato da Lorenzo Guerini nei giorni scorsi, vi sono circa 450 medici e più di 800 infermieri delle Forze Armate impiegati in tutto il territorio nazionale in concorso al Servizio Sanitario Nazionale. Personale sanitario che oltre ad essere impiegato nei 200 Drive Through Difesa nelle diverse province italiane, potrà essere utilizzato, in base alle esigenze, anche in altre attività emergenziali in collaborazione con il Ministero della Salute. Inoltre dalla Difesa sono stati messi a disposizione numerosi posti letto nei presidi ed ospedali militari ( 150 posti letto presso il Policlinico Militare del Celio di Roma, 50 posti letto presso il Centro Ospedaliero Militare di Milano, 20 posti nel Centro Ospedaliero Militare di Taranto) e anche 4 strutture sanitarie campali di cui 2 impiegabili in 72 ore e altre 2 tra i 7 e i 14 giorni; 18 infrastrutture su tutto il territorio nazionale con disponibilità immediata di oltre 2000 posti con 830 stanze disponibili per personale civile in quarantena/isolamento; tende pneumatiche per il triage, in base alle richieste delle ASL locali. A queste forniture si aggiunge ovviamente la disponibilità di velivoli delle Forze Armate per il trasporto in biocontenimento e mezzi terrestri per il trasporto di materiale sanitario e dispositivi di protezione individuale. Infine, la conferma dell’impiego dei militari in aggiunta ai contingenti già previsti dall’operazione “Strade Sicure” per la tutela della sicurezza nel territorio nazionale.

Uno impegno costante, garantito dal Ministero della Difesa grazie al lavoro dei suoi uomini e donne, grazie al quale, come ribadito anche dal Ministro Guerini, di fronte “Alle necessità e ai bisogni del Paese, la Difesa risponde con la sua presenza continua e costante al servizio dei cittadini”. Un altro segno chiaro di quanto le competenze e le capacità messe in campo dalle Forze Armate italiane siano preziosi nel fare fronte ad un’emergenza nazionale come quella del Covid.

Ma come in Italia, in queste ore, anche in tutta Europa, di fronte alla seconda ondata del Covid e all’aumento di contagi, le autorità nazionali e le istituzioni sanitarie continuano la battaglia per contenere la diffusione del contagio e contrastare il virus, in attesa di un vaccino efficace.

 In questa situazione di emergenza le strutture sanitarie dei sistemi nazionali sono spesso sotto stress rispetto alle numerose problematiche non solo di tipo sanitario e medico che questa pandemia comporta. In questo contesto di difficoltà, a livello europeo, fin dal mese di marzo e senza interruzioni è continuato l’impegno della NATO in supporto alle istituzioni dei paesi membri e dei partners. Un supporto che attraverso lo Euro-Atlantic Disaster Response Coordination Centre (EADRCC) continua da inizio della crisi e in queste ultime ore ha dato un concreto contributo ad alcuni paesi in difficoltà, fornendo strumenti medici e forniture sanitarie. La NATO aveva già raccolto e stabilito delle riserve di materiale e strumenti medici, tra cui ventilatori polmonari, da fornire ai paesi in difficoltà sulla base delle richieste ricevute. Questo negli ultimi giorni è avvenuto sia verso il Montenegro, la Macedonia del Nord, Repubblica Ceca, Slovacchia. Con il passare dei giorni, e l’aggravarsi costante della crisi, il contributo e i soccorsi che stanno arrivando e potranno arrivare anche dalla  NATO in tutta Europa saranno preziosissimi per fronteggiare la Pandemia e aiutare i paesi più in difficoltà nella cura dei pazienti affetti da Covid-19. Un altro segno, anche questo, di quanto competenza, esperienze, e capacità messe in campo e coordinate dall’Alleanza Atlantica, possono essere fondamentali per superare questa crisi.

Immagini tratte dal sito del Ministero della Difesa

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