Gibuti, la visita del Ministro Guerini

Al via la visita del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ai contingenti italiani a Gibuti. In programma anche incontri istituzionali con le autorità del paese africano

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è in una visita ufficiale a Gibuti, piccolo ma importante stato del Corno d’Africa dove è presente da alcuni anni una base militare italiana. La visita prevede il saluto al contingente italiano nel paese, e anche alcuni incontri con le autorità e i rappresentanti delle istituzioni nazionali. Oggetto principale della visita un focus sull’impegno italiano nella regione, diventato sempre più rilevante nel corso degli ultimi anni.

Il Corno d’Arica, e tutta l’Africa Orientale, sono un’area sempre più importante non solo per gli equilibri del continente africano e la sua sicurezza, ma mantengono una significativa centralità strategica  vista la loro prossimità con le aree marittime del Mar Rosso e dell’Oceano indiano, le coste meridionali della penisola arabica e il Golfo Persico. Una zona di grande interesse per innumerevoli motivi, per il nostro paese e per tutte le potenze presenti nella regione.

La Repubblica di Gibuti è un piccolo stato dell’Africa orientale situato infatti in una posizione strategica all’estremità meridionale del Mar Rosso e nei pressi dello stretto di Bab el-Mandeb. Confinando con Eritrea, Etiopia e Somalia, è bagnato dal Mar Rosso e dalle acque del Golfo di Aden, ma dista anche poche decine di chilometri dal vicino Yemen, nelle penisola arabica. Con una popolazione di circa 800.000 abitanti, è sede di numerose strutture militari e contingenti stranieri, presenti soprattutto per la sua posizione strategica. Tra le basi militari presenti la più antica quella della Legione straniera francese, a cui nel tempo si sono aggiunte basi di altri paesi, tra cui la più grande è quella americana, seguita da quelle di Francia, Giappone, Cina, Arabia Saudita. Da alcuni anni si è insediata la prima base militare estera italiana, mentre altri paesi come Germania, Regno Unito e Spagna sono presenti appoggiandosi alle basi militari dei paesi alleati.

Come segnalato nel sito del Ministero della Difesa, la Base Militare Italiana di Supporto (BMIS) garantisce il supporto logistico agli assetti nazionali in transito sul territorio di Gibuti e a quelli impegnati nelle operazioni nella regione somala. La missione presente nel paese, è composta da un contingente nazionale impiegato di 117 militari e 18 mezzi terrestri. Dal dicembre 2012 la base italiana di supporto fornisce supporto logistico alle operazioni militari nazionali che si svolgono nell’area del Corno d’Africa, Golfo di Aden, bacino somalo, Oceano Indiano, nonché al personale italiano in transito sul territorio della Repubblica di Gibuti o impiegato in Somalia. La BMIS è stata realizzata grazie all’accordo bilaterale di cooperazione tra l’Italia e la Repubblica di Gibuti, con la finalità di supportare le esigenze operative nel Corno d’Africa, con particolare attenzione anche alle attività di antipirateria e a quelle di supporto dei Paesi della regione.

Infatti, come dichiarato su twitter, il Ministro Guerini ha portato il suo saluto ai militari italiani delle missioni BMIS e MIADT e a quelli impegnati sulla Nave Carabiniere, nell’operazione antipirateria Atalanta, ringraziandoli per il prezioso lavoro svolto per garantire la sicurezza e la stabilità di un’area così strategica anche per l’Europa. Anche questa visita a Gibuti conferma il focus rivolto verso il Mediterraneo allargato, e l’interesse costante del nostro paese per l’Africa. Già recentemente il Ministro Guerini aveva ribadito l’importanza, per la sicurezza europea e italiana, anche della regione sahelina, area strategica fondamentale nel continente africano.

Immagine tratta da Twitter

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