Nell’Artico cresce la tensione

Dietro l’incidente di Agosto, il possibile lancio di una nuova potente arma segreta russa riporta tensioni nel Grande Nord.

Belgorod è il nome del nuovo sottomarino russo in fase di progettazione nelle acque artiche di Severodvinsk, porto russo occidentale nella regione di Arcangelo. Uno dei test che fanno capo al progetto è stato individuato come una delle possibili cause dietro all’incidente dell’8 agosto scorso nel sito di Nenoksa[1]. Il sottomarino, che fino ad oggi si pensava costruito per scopi di ricerca scientifica per il trasporto di attrezzature di immersione nelle profonde acque artiche, nasconderebbe una verità ben più preoccupante. Il Belgorod potrebbe infatti essere il primo sottomarino russo concepito per il trasporto del drone da guerra Poseidon[2].

L’esistenza di questa arma era stata annunciata per la prima volta dal Presidente Vladimir Putin a marzo 2018, durante il discorso alla Nazione[3]. Putin in quel discorso avrebbe fatto riferimento a “nuovi missili e un siluro sottomarino che risulterebbe immune agli scudi dei missili balistici” e ad altri mezzi di deterrenza nucleare. Secondo quanto dichiarato dall’Independent Barents Observer[4], la costruzione del sottomarino risale al 2017. Belgorod sarebbe alimentato da due reattori nucleari e potrebbe trasportare fino a 6 droni. A febbraio di questo anno il Ministero della Difesa russo aveva diffuso un video del primo lancio di prova del drone. Il video disponibile su Youtube mostra l’equipaggio del sottomarino nella sala di comando alle prese con il primo test sottomarino[5].

Due giorni dopo l’incidente, la compagnia di Stato per l’energia atomica Rosatom, per tramite del Centro Federale Russo per la ricerca nucleare, dichiarava di tipo fissile e riconducibile ad un reattore nucleare su piccola scala la sorgente delle radiazioni attorno alla città di Sarov[6]. Sembra possibile dunque che l’esplosione di inizio mese possa essere stata causata da un test. Non c’è però prova certa che sia riconducibile all’attività del drone sottomarino a propulsione nucleare Poseidon.

Un’altra causa potrebbe essere l’azione del missile da crociera russo Burevestnik, di cui già si conosceva l’esistenza, di cui più volte negli ultimi due anni sono state misurate piccole tracce di iodio-131 radioattivo in Europa, specialmente nei paesi scandinavi in Norvegia e Finlandia[7].

Tuttavia, secondo alcune ricostruzioni, la perdita radioattiva, registrata come superiore ai livelli di soglia consentiti dalla vicina città di Severodvinsk, nell’Artico russo, sarebbe stata diffusa da una chiatta nelle acque appena fuori dal sito test del sottomarino Belgorod che trasporta il drone.

L’agenzia russa TASS rende noto che Belgorod potrebbe entrare in servizio già dal 2020. La costruzione di questa nuova arma va a completare l’ammodernamento della flotta marina russa voluto da Putin fin dal 2008, che prevede anche la consegna alla Marina dell’incrociatore missilistico pesante ‘Admiral Nakhimov’ e del sottomarino strategico ‘Prince Vladimir’. L’intera gamma dovrebbe essere completata quest’anno, con lo scopo di rideterminare l’aspetto della flotta marittima, aumentando il potenziale di difesa e rafforzando la posizione della Russia negli oceani. L’aggiunta di nuovi mezzi nucleari alla Marina risulta una mossa prioritaria per Putin che si avvantaggia di una nuova strategica arma, a protezione dei suoi crescenti interessi nella regione.

Il Poseidon, secondo gli specialisti, sarebbe alimentato da un piccolo reattore nucleare, che gli conferisce la capacità di attraversare interi oceani in profondità fino a 1.000 metri rendendo quasi impossibile l’intercettazione. Appartiene a una categoria completamente nuova che agendo sotto la protezione della calotta polare artica, avrebbe una portata praticamente illimitata, per la Russia un sistema di deterrenza in profondità, che non può realisticamente essere contrastata con le armi esistenti. Sempre stando a quanto dichiarato dall’Agenzia di stampa TASS, il lancio del sottomarino Belgorod era stato previsto per l’estate, accompagnato da prove di ormeggio nella vicina baia di Severodvinsk nel Mar Bianco.

Nonostante il minimizzare da parte delle autorità, alle autorità cittadine è stato comunque vietato di pubblicare la notizia del picco registrato nei livelli di radiazione. Indiscrezioni che fanno pensare ad una intenzione di insabbiare l’incidente avvenuto probabilmente in seguito ad una manovra sul Belgorod.

Intanto il Presidente Trump ha dichiarato in un tweet[8] che anche gli Stati Uniti posseggono una tecnologia di missili da crociera a propulsione nucleare così avanzata, dichiarazioni tuttavia che, Hans Kristensen, Direttore del Progetto di Informazione Nucleare della Federazione degli scienziati americani, smentisce. In un documento de-secretato risalente al 1995, si legge che gli USA hanno testato tra gli anni 50 e 60 diversi piccoli reattori, ma anche che i test hanno fallito, causando diversi danni collaterali.

Contrastare quest’arma non sarà semplice: dotato di una testata termonucleare di dimensioni megatoni, il drone potrebbe influenzare la misura della deterrenza nucleare globale.

L’Artico, in una visione pessimistica potrebbe dunque diventare il luogo di scontro e test di una futura escalation nucleare per scopi militari. Il Ministro degli Esteri norvegese Ine Eriksen Søreide, durante l’annuale festival nazionale di politica che si tiene ad Arendal, si è detta molto preoccupata di un possibile sviluppo di capacità di questo tipo oltre che per la direzione sempre più autoritaria che la Russia sta assumendo, e ha dichiarato la pubblicazione in Ottobre di un nuovo documento a sostegno delle politiche strategiche di difesa del paese in Artico[9].

Federica Santoro è analista politica e collabora con OSSMED-LUMSA. Ha studiato presso il C.A.S.D. dove ha pubblicato una analisi sulla Via della seta artica.


[1] “Fallout from Russia’s mysterious blast now suggests a reactor blew up, experts say”, Bellona Foundation: https://bellona.org/news/nuclear-issues/2019-08-fallout-from-russias-mysterious-blast-now-suggests-a-reactor-blew-up-experts-say

[2] “Russian special-purpose sub to be first carrier of Poseidon strategic underwater drone”, TASS: https://tass.com/defense/1047634

[3] “Listen To Us Now’: Putin Unveils Weapons, Vows To Raise Living Standards In Fiery Annual Address”, Radio Free Europe: https://www.rferl.org/a/putin-set-give-annual-address-amid-presidential-election-campaign/29069948.html

[4] “Now, Russia builds a submarine even bigger than the Typhoon”, The Barent Observer, https://thebarentsobserver.com/en/security/2017/05/russias-new-military-research-submarine-arctic-waters-will-be-worlds-largest

[5] https://www.youtube.com/watch?v=ySZuRs3DxK4

[6] “Russian Village Cancels Evacuation Despite Radiation Spike”, The Moscow Times: https://www.themoscowtimes.com/2019/08/14/russian-village-cancels-evacuation-despite-radiation-spike-a66846

[7] “Russian Nuclear Sub Wreck’s Radiation 100K Higher Than Normal, Scientists Say”, The Moscow Times: https://www.themoscowtimes.com/2019/07/10/russian-nuclear-sub-wrecks-radiation-100k-higher-than-normal-scientists-say-a66341

[8]Donald J. Trump, Twitter Agosto 2019, https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1161026203345723393?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1161026203345723393&ref_url=https%3A%2F%2Fthebarentsobserver.com%2Fen%2Fecology%2F2019%2F08%2Ftesting-weapons-radiation-source-near-populated-areas-serious-concern

[9] “Norwegian Foreign Minister about Russia: The Political Distance Increases”, https://www.highnorthnews.com/en/norwegian-foreign-minister-about-russia-political-distance-increases

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