Terrorismo, Clima, Epidemie, nuove tecnologie. Come cambia la sfida della sicurezza, anche per la NATO

Temi come ambiente e clima, epidemie ed emergenze naturali, ma anche rivoluzione digitale e tecnologie dirompenti, migrazioni e terrorismo sono al centro dei cambiamenti più recenti nella sfera della sicurezza internazionale. La NATO, anche in questa fase, se ne sta occupando sempre di più.

Perché i temi ambientali, dal cambiamento climatico allo sviluppo sostenibile, sono rilevanti per il futuro della NATO? E anche temi come la demografia e le migrazioni, la salute pubblica e i rischi di epidemie, le catastrofi naturali legate anche agli agenti atmosferici e le crisi economiche, perché sono diventati così rilevanti nella dimensione della sicurezza globale? Quanto possono incidere, insieme alle minacce legate alle nuove tecnologie dirompenti o alla rivoluzione digitale, o a minacce asimmetriche già affermate nel corso degli ultimi trenta anni come il terrorismo, sulla sicurezza internazionale e sulla stabilità dei paesi membri dell’Alleanza?

Si tratta di fenomeni e minacce differenti, alcune più consolidate nel corso del tempo, altre più nuove, alcune con una portata globale e altre più localizzate, che pur non avendo sempre una diretta rilevanza sul piano militare hanno contribuito notevolmente in anni recenti all’evoluzione stessa del concetto di sicurezza globale. Poiché possono incidere in maniera diretta o indiretta sulla sfera della sicurezza, della stabilità, del benessere, dell’integrità territoriale di interi paesi o regioni, come la recente pandemia ha confermato o altri eventi anche recenti, hanno dimostrato.

In realtà questi temi sono all’ordine del giorno nel dibattito interno dell’Alleanza da alcuni anni, ma in tempi recenti, anche per cause collegate alle evoluzioni del quadro internazionale della sicurezza e all’emergere di nuovi rischi e nuove crisi sempre più asimmetriche, sono entrate sempre più prepotentemente nel confronto strategico interno. Indubbiamente, per esempio, l’evoluzione recente del fenomeno dei cambiamenti climatici ha contribuito in modo significativo a mutare la percezione collettiva dei temi di natura ambientale e dei rischi ad essi collegati, oppure oggi, nel pieno della crisi pandemica da Covid-19, quanto sia presente e grave la minaccia proveniente dalle crisi di natura epidemica o pandemica, che in generale richiamano anche minacce di tipo biologico o batteriologico. Minacce, queste ultime, che potrebbero arrivare anche da soggetti statuali o non statuali, mettendo a repentaglio la sicurezza e la stabilità economico-politica dei paesi alleati.

I Paesi dell’Alleanza Atlantica da tempo sono impegnati in una riflessione strategica sull’adattamento e l’aggiornamento della NATO per far fronte alle nuove sfide alla sicurezza globale, anche alla luce delle evoluzioni sia del quadro geopolitico e strategico che delle relazioni interne ed esterne all’Alleanza. Sul fronte del dominio cibernetico e delle minacce emergenti sul piano tecnologico nel corso degli anni si è consolidata una competenza e una capacità di risposta atlantica sempre più forte, che va sempre più mantenuta e sviluppata. Sul fronte invece di altri potenziali minacce e rischi e di nuove sfide, probabilmente, è necessario rafforzare la capacità di reazione dell’Alleanza e la condivisione di competenze, esperienze, e risorse. Da questo unto di vista per esempio il livello di cooperazione e collaborazione sviluppato nel fronteggiare la crisi pandemica può fornire un importante contributo per fare un passo avanti utile in questo specifico settore, considerato anche l’ingente lavoro messo in campo a livello di coordinamento dei soccorsi e supporto svolto dalla NATO verso paesi partner e membri in questi mesi. Un lavoro prezioso e importante che sarà utile anche in futuro in previsione di potenziali crisi simili.

Il percorso NATO2030 può essere un utile occasione per sviluppare questa riflessione strategica in modo approfondito e far fare a tutta l’Alleanza un passo in avanti sul piano strategico e politico, non solo nel senso del rafforzamento dell’Alleanza stessa, ma anche sul versante della sua capacità di reazione di fronte a diversi scenari di crisi e a differenti minacce alla sicurezza. anche a quelle emergenti, che possono combinarsi con altre forme di minaccia altrettanto asimmetriche (si pensi al terrorismo).

In futuro, la NATO, insieme le altre organizzazioni internazionali come l’Unione Europea, potrebbe sempre di più essere coinvolta nel fronteggiare crisi ed emergenze sempre più complesse e “ibride”, in cui fattori diversi e mezzi differenti possono combinarsi tra loro aumentando insicurezza e instabilità. Per esempio, come dimostrato nella attuale crisi pandemica, all’insicurezza determinata dall’evento in se, all’epidemia e all’emergenza sanitaria, si possono sommare altre differente forme o cause di insicurezza, anche prodotte dalla crisi originaria, a livello economico o sociale, ma dall’altro lato si possono inserire nel contesto di incertezza anche azioni di destabilizzazione mirate ad aggravare la crisi o i suoi effetti, forme di influenza o di ingerenza esterna realizzate da potenze o soggetti avversari con l’obiettivo non solo di aumentare instabilità ma magari di approfittarne per motivi di tipo politico o economico. I casi e gli esempi in proposito, anche recentemente, sono numerosi, e vanno dalle campagne di disinformazione agli attacchi cibernetici contro laboratori di ricerca, aziende e ospedali, fino ai tentativi di acquisizione di di aziende strategiche straniere o ai tentativi di speculazioni finanziarie.

Ecco, di fronte a questi possibili sviluppi è bene che sempre di più si possano mettere in campo a livello europeo e atlantico strumenti efficaci di reazione coordinati e condivisi tra alleati.

È evidente che anche i temi di natura ambientale ed ecologico, come per esempio l’impatto del cambiamento climatico sulla stabilità degli stati, possono avere rilevanza sul piano strategico e geopolitico e incidere significativamente sulla sicurezza comune. Questi temi nel futuro potranno avere sempre di più influenza sul piano strategico e geopolitico globale, vista la loro stretta correlazione per esempio, con la dimensione energetica l’economia, o le migrazioni e l’instabilità di alcune regioni particolarmente esposte ai rischi e ai danni derivanti dagli effetti più gravi del climate change (siccità, desertificazione, fame, povertà, crisi economica). Per questi motivi la NATO, sempre di più, dovrà occuparsene, non solo sul piano teorico, ma anche organizzando e sviluppando strumenti di risposta e di prevenzione efficaci e promuovendo il più possibile cooperazione e collaborazione tra i suoi membri. Da questo punto di vista un approccio e un ruolo sempre più politico dell’Alleanza, e sempre più globale, come spesso rilanciato dal Segretario Generale in questi anni, saranno fondamentali e imprescindibili.

Non si tratta di questioni banali e per quanto molto diverse tra loro, sono tutte accomunate dal fatto che interesseranno sempre di più il futuro e la sicurezza umana nei prossimi anni. Del resto è il concetto stesso di sicurezza che nel corso del tempo è cambiato e si evoluto integrando dimensioni e fattori nuovi, che non riguardano più solo ambiti di tipo militare, come la difesa di un territorio da tentativi di invasione, o la repressione della criminalità e la tutela della legalità. Da un lato si sono moltiplicate le tipologie di minacce, ed è cambiata anche la percezione individuale e collettiva della sicurezza stessa, dall’altro, è l’umanità stessa a chiedere garanzie di protezione e di tutela sempre più ampie, in sfere sempre più trasversali che interessano la vita, individuale e sociale, la società, il benessere, la salute, l’ambiente, i saperi e che sono diventati anche sempre più globali. Di fronte a sfide così complesse la reazione da mettere in campo e le risposte non possono che essere numerose e altrettanto complesse. Per questo la NATO può fare ancora davvero molto, vista la sua dimensione multinazionale e multilaterale, le competenze acquisite nel corso del tempo e anche al sua costante capacità di adattamento che nella storia le ha permesso di superare indenne molte sfide e giungere fino ad oggi.

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