Quale futuro per l’Europa? Un nuovo approfondimento su Europa Atlantica

Come l’Europa riuscirà ad uscire dall’emergenza del Coronavirus sarà importante anche per definire il suo futuro. Diverse visioni sul ruolo dell’Europa si confrontano oggi. Europa Atlantica proverà a dare un suo contributo a questo dibattito con un nuovo approfondimento: “il futuro e l’Europa”

In queste settimane di emergenza, con il mondo sconvolto dalla Pandemia di Covid-19, sono emersi alcuni limiti di azione e di reazione da parte dell’Unione Europea in relazione alla crisi del Coronavirus. Una crisi certamente improvvisa, inattesa e nuova, che ha però messo in evidenza alcune difficoltà, a fronte di molti diversi meriti, che l’UE sconta nell’affrontare proprio un contesto così complesso ed emergenziale. Ma il confronto che attraversa da giorni le istituzioni comunitarie, non ultimo il Parlamento europeo, non interessa solo le misure che l’Unione dovrà adottare per affrontare l’emergenza sanitaria e la crisi economica da essa derivata. In realtà, emergono sempre di più differenti punti di vista e prospettive sul presente e il futuro dell’UE, tra i paesi e all’interno dei singoli paesi, ma anche tra i diversi gruppi politici e partiti presenti nel Parlamento europeo.

Che questa pandemia possa rappresentare una sfida cruciale e un tornante di svolta nella storia mondiale è ormai evidente. Nonostante le istituzioni europee, anche in questa crisi, abbiamo formulato proposte di intervento significative, dalla BCE alla stessa Commissione,  i limiti principali all’azione comune sono emersi, come anche in passato, nel confronto tra i singoli governi e stati, dove si riscontrano le maggiori divisioni e differenze anche di prospettiva. Del resto fin da prima della stessa Brexit erano palesi molte difficoltà che l’UE stava incontrando, nel definire sia il suo ruolo globale che nel gestire i rapporti interni tra gli stati. La crisi monetaria ed economica ha lasciato ancora pesanti ferite non solo a livello politico ma soprattutto a livello sociale in larga parte del continente. L’emergere di movimenti e partiti sovranisti in tutti i grandi paesi, successivo spesso alla crisi economica, e problemi che in anni più recenti sono emersi, dalla Brexit alle crisi migratorie, dal terrorismo jihadista alle ingerenze esterne, fino alle difficoltà nei rapporti con la Russia o all’inadeguatezza di intervento nelle crisi in Medio Oriente, hanno posto sempre di più in evidenza i limiti e i problemi dell’Unione nella sua capacità di essere davvero un soggetto coeso capace di pianificare e realizzare un suo progetto politico comune.

Eppure l’Unione Europea ha tutte le possibilità e le potenzialità per svolgere un ruolo di primo piano a livello globale su molti versanti: dall’economia alla cultura, dalla difesa alle nuove tecnologie. E proprio questa crisi in corso potrebbe diventare l’occasione per confrontarsi su una nuova visione e una nuova mission, più globale, per l’Unione e rilanciare il suo progetto oltre le difficoltà degli ultimi anni.

Affrontare oggi il tema di come l’Europa può ritrovare un progetto internazionale e una nuova unità interna è imprescindibile per superare le difficoltà del presente e prepararci al futuro che potrà essere. L’Unione sconta molti problemi, ma il dibattito che spesso la interessa, anche in Italia, risente di una visione spesso parziale che non tiene conto della vastità della sua azione e delle sue competenze e anche della complessità della sua struttura che non è un monolite immobile e immutabile. Oggi è fondamentale ridefinire il suo ruolo e il suo progetto e capire meglio come nel mondo che sarà anche dopo il Coronavirus, possa costruirsi un suo protagonismo.

Su questo Europa Atlantica raccoglierà spunti di riflessione, approfondimenti, opinioni, incentrati sugli scenari futuri, i temi di interesse, gli obiettivi principali dell’Unione Europea oggi e domani.  Riflettere e confrontarsi sul futuro dell’Europa ma anche su cosa potrà essere l’Europa nel futuro che ci attende, può essere un’azione utile a noi cittadini europei ma anche al nostro paese.

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