L’Italia, il Governo Draghi e l’occasione del rilancio dell’Europa e dell’atlantismo

Il nuovo Governo presieduto da Mario Draghi dopo il giuramento al Quirinale ha avviato il suo lavoro. Oltrre ad affrontare le priorità urgenti del paese, potrà cogliere l’occasione della nuova stagione euro-atlantica che si sta aprendo per rafforzare anche il ruolo internazionale dell’Italia.

Dopo la cerimonia di giuramento al Quirinale, si è insediato il nuovo Governo presieduto da Mario Draghi e dopo la cerimonia della Campanella, si è anche tenuta la prima riunione del Consiglio dei Ministri. Mentre da tutti i principali governi europei e dalle autorità dell’Unione giungevano messaggi di augurio al nuovo Presidente del Consiglio italiano, iniziava l’esperienza di questo nuovo esecutivo che nei prossimi giorni dovrà ricevere la fiducia nei due rami del parlamento, ma la cui maggioranza politica appare come molto ampia visto l’elevato numero di partiti che lo sostengono.

Il segnale giunto intanto dalle cancellerie europee verso il nuovo governo, è stato indubbiamente positivo e rappresenta in maniera evidente la grande stima di cui gode il nuovo Presidente del Consiglio. Mario Draghi ovviamente, in Italia come in Europa, grazie alla sua storia personale, agli incarichi ricoperti in passato e il ruolo fondamentale svolto alla guida della BCE, ha dimostrato al mondo le sue indubbie capacità, soprattutto in tempi di crisi, che oggi potranno essere utili sia all’Italia, in questa fase complessa delle nostra storia, che anche all’Europa. Non più come guida della Banca Centrale Europea, ma come uno dei capi dei governi dell’Unione, uno dei più autorevoli e stimati, considerato anche  che a parte Angela Merkel nessuno degli altri leader europei dei grandi paesi dell’UE può contare su una esperienza comparabile nelle istituzioni europee. per questo il suo contributo in ambito UE sarà sicuramente ancora molto prezioso.

Il nuovo governo italiano avrà oggi il compito di guidare il paese in questa fase difficile, fuori da una crisi che ormai da un anno ha colpito duramente l’economia mondiale e le nostre comunità. L’appello all’unità lanciato dal Mattarella pochi giorni fa, al momento in cui aveva annunciato l’intenzione di conferire al Professor Draghi l’incarico di costituire un nuovo governo per affrontare le emergenze attuali e programmare il rilancio e la ricostruzione dell’economia italiana, è stato in larga parte accolto dalle forze politiche e sociali del paese, come da gran parte dei cittadini. Del resto la gravità del momento, la necessità di affrontare da subito la lotta alla pandemia, la campagna vaccinale e la sfida del Recovery Plan per rilanciare l’economia italiana ed europea impongono a tutti serietà e responsabilità. Le priorità del governo sono in gran parte collegate proprio alla necessità di condurre il paese fuori dall’emergenza e di programmare al meglio le iniziative per la ripresa, in campo economico e sociale, ma anche educativo e culturale. Per farlo bene poter contare su una ampia maggioranza politica sarà sicuramente importante.

Ma come è evidente, il nuovo Governo, in questa fase che si è aperta a livello internazionale con l’avvio della Presidenza Biden e con la stagione del rilancio dell’Unione Europea attraverso il piano Next Generation EU,  avrà anche l’opportunità di consolidare la posizione del nostro paese sul piano europeo e atlantico e anzi, sfruttare tutte le potenziali esistenti, per diventare ancora di più protagonista a livello politico internazionale. La vocazione europeista dell’Italia, che già negli scorsi mesi era stata chiara in alcuni passaggi importanti per l’Unione come la stessa discussione sulla risposta europea alla crisi e l’adozione del Recovery Fund, esce oggi ancora più rafforzata. Peraltro l’elemento di continuità in alcuni ministeri strategici, come Difesa ed Esteri, oltre ovviamente al ruolo che in ambito comunitario potrà svolgere Draghi, è un altro segnale importante da questo punto di vista per proseguire sulla strada avviata e, anzi, rilanciarla.

Da questo punto di vista il consolidamento dell’asse euro-atlantico attraverso la sua azione internazionale, durante questo anno avrà numerose occasioni di grande rilievo per essere ribadita: dagli appuntamenti in programma alla NATO al prossimo G20 alla riunione del G7 al Cop26 di Glasgow. Tutti appuntamenti internazionali in cui saranno centrali dossier, come il cambiamento climatico, la lotta al COVID, il multilateralismo e la sicurezza dell’area euro-atlantica che sono tornati di grande centralità anche nell’agenda politica della nuova amministrazione americana ma che saranno anche importanti nel lavoro del governo.

La prospettiva atlantica ed europeista dell’Italia, già solida nel rispetto della nostra tradizione diplomatica, politica e strategica, oggi è ancora più forte e può ancora di più diventare il perno su cui rilanciare la stessa proiezione estera del paese, anche con l’obiettivo di sostenere l’economia e l’industria nazionali e difendere gli asset e gli interessi strategici del paese.

Un paese sempre più protagonista sul piano europeo, in questa stagione di rinnovamento dell’Unione e di nuovo multilateralismo transatlantico che potrebbero aprirsi, è utile per tutti, è utile per l’economia  e i nostri commerci con l’estero, è importante per la nostra sicurezza, è fondamentale per poter sostenere le nostre priorità, a partire da quelle che ci circondano nel Mediterraneo. L’Italia può fare molto, e può sfruttare le sue potenzialità attuali per rilanciare il suo ruolo sfruttando le porte e le strade che si stanno aprendo soprattutto attraverso l’Atlantico e verso l’Europa. È presto per fare previsioni, ma di certo potrebbe aprirsi nei prossimi mesi una fase politica nuova e interessante, ma in cui l’Europa tutta, come progetto politico, potrebbe davvero avere un’occasione grande per rinnovarsi e uscire vincente da questa crisi. Da questo punto di vista, il Governo Draghi potrà dare un contributo importante non solo all’Italia, ma proprio anche all’Unione, in questa fase, al fianco degli altri grandi paesi europei e degli Alleati atlantici, Stati Uniti, Regno Unito e Canada. L’occasione è davvero troppo importante per tutti, e va colta con coraggio.


Immagini dal sito Quirinale.it

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