L’ora della responsabilità, in nome del bene del paese

Le parole del Presidente Mattarella meritano la massima considerazione da parte di tutto il paese. Siamo davvero chiamati alla massima responsabilità, in un momento così difficile e in un passaggio politico storico. Incarico a Draghi una scelta coerente con il percorso tracciato

Il Presidente Mattarella ha utilizzato parole molto chiare e nette, nel descrivere la situzione in cui ci trovamo e nel richiedereil massimo impegno e la massima responsabilità a tutto il paese, in questo momento. E la notizia del conferimento dell’incarico a Mario Draghi a formare un nuovo governo, è in perfetta sintonia con il merito di quanto espresso nel suo intervento dal Presidente della Repubblica e richiama tutti, forze politiche, istituzioni, cittadini, al dovere di servizio all’interesse generale del paese. Perchè al di là delle idee personali, siamo tutti chiamati, in questo momento difficile, a rispondere all’appello del Presidente e a metterci a disposizone, nel nostro piccolo, per dare un contributo alla causa comune dell’Italia.

È evidente che il paese sta vivendo, da circa un anno, un momento particolarmente doloroso e complesso, sia per i numeri drammatici della pandemia che per le conseguenze economico-sociali dell’emergenza. Siamo davanti alla più dura e pesante crisi economica dai tempi della fine della seconda guerra mondiale. Oggi la pandemia ha colpito duramente la nostra economia e il benessere di molte persone, vi sono interi settori produttivi in ginocchio, migliaia di persone ancora malate, un sistema sanitario sotto stress da un anno e una complessa campagna vaccinale da portare avanti. Interi settori strategici, asset fondamentali per il presente e il futuro della settima potenza industriale del mondo che devono essere difesi, protetti, promossi. Interessi strategici, a livello economico, geopolitico, diplomatico, da tutelare e rafforzare. Una situazione sociale dove in questi mesi le diseguaglianze sono aumentate insieme a tensioni e rabbia, e che va affrontata con rapidità per evitare che peggiori. Questa situazione di crisi e di emergenza, che ha colpito l’Italia come tutta l’Europa, che il paese in questi mesi ha comunque saputo affrontare, dovrà essere superata facendo ricorso, oltre che alle risorse messe a disposizione dell’UE, anche alle migliori energie e alle migliori competenze di cui il paese dispone. Non solo per superarla, ma anche per essere nelle condizioni di essere pronti ad affrontare il mondo che sarà, e le sue sfide enormi.

L’Italia è un grande paese. Con grandi capacità, competenze, esperienze da valorizzare.  Disponiamo di un sistema produttivo ancora forte, nonostante la pandemia, fatto di grandi imprese e anche di tantissime piccole e medie aziende che pur tra mille difficoltà e sofferenze rappresentano l’asse portante della nostra economia. Possiamo uscire da questa emergenza sanitaria e dalla crisi economica, rilanciando l’Italia e il suo ruolo. Senza tradire le nostre vocazioni, la nostra storia, la nostra cultura, ma anzi rafforzando anche la nostra posizione geopolitica e la nostra proiezione internazionale ed europea, nel senso di un ancoraggio ancora più forte all’Europa e alla dimensione atlantica.

Il mondo, per quanto piegato dal Covid dopo un anno, va avanti. Nuove sfide si presentano, anche e sopratutto per noi, per l’Europa e per l’Occidente. Siamo anche alla vigilia di una stagione nuova, come le elezioni americane hanno dimostrato, dove possono aprirsi anche occasioni di riscatto e di rilancio della politica e delle istituzioni democratiche. Vale per l’Italia e per tutto il mondo libero di cui facciamo parte.

Le reazioni positive dei mercati alla notizia dell’incarico a Mario Draghi è sicuramente indicativa della fiducia che nel mondo e in Europa questa scelta sta suscitando. Conferma anche l’alto profilo che il Presidente Mattarella ha scelto di perseguire nell’individare una personalità, indubbiamente forte e rappresentativa a livello internazionale come il Prof. Mario Draghi, il quale avrà davanti di sicuro un compito molto complesso, ma pure così importante.

Anche per questi motivi, in questo passaggio storico che si pone oggi davanti a noi, abbiamo il dovere di rispondere all’appello del Presidente Mattarella e tentare di seguire la strada da lui tracciata, con il massimo sforzo comune, con responsabilità e coraggio. Lo dobbiamo fare anche guardando al futuro. Abbiamo anche l’occasione, in questo specifico momento, di rilanciare invece il più alto senso dei valori repubblicani e l’idea stessa della politica fondata sull’etica della responsabilità, come il più alto servizio alla nazione. In nome dell’interesse generale e non di quelli di parte o personali.

Il tempo è poco, ma non possiamo fallire. Per questo è il momento della responsabilità e dell’unità.


Immagine tratta dal sito Quirinale.it

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