Attentato terroristico a Baghdad: l’ISIS rivendica l’attacco

Torna a colpire l’organizzazione terroristica dello Stato Islamico in Iraq, con un duplice attacco nel centro di Baghdad. L aminaccia jihadista si conferma ancora radicata e pericolosa nel paese e nella regione

Un duplice attentato suicida ha sconvolto la capitale irachena nella giornata di giovedi. Due attentatori si sono fatti esplodere nel centro della città, a breve distanza l’uno dall’altro, nella zona del mercato di Piazza Tayaran, provocando la morte di 35 persone e il ferimento di diverse decine di altre.

Erano passati quasi due anni da quando, nel giugno del 2019, il centro di Baghdad non veniva colpito da attentati di questo genere. Ma poche ore dopo, l’attacc è stato rivendicato dall’organizzazione terroristica dello Stato Islamico, attraverso i suoi organi di propaganda.

 L’ISIS o Stato Islamico, come riportato da numerose agenzie in queste ore, era stato dichiarato sconfitto militarmente in Iraq nel dicembre del 2017. Ma nel paese i realtà sono sopravvissute sacche di territorio dove la presenza terrorista e jihadista è ancora significativa, in particolare nelle regioni desertiche. L’organizzazione terroristica infatti non è scomparsa, ma se pur ridotta, ha mantenuto nel tempo una sua capacità militare e terroristica, forte ancora della disponibilità di numerosi miliziani che vivrebbero nascosti in clandestinità e pronti a colpire attarverso attacchi di quetso genere.

L’Iraq è un paese che nel corso degli ultimi mesi è stato pesantemente colpito sia dalla crisi economica, derivante prima dalla crisi del mercato del petrolio e poi da quella originata dal coronavirus. Nella capitale e nel paese, erano state frequenti, nei mesi scorsi, manifestazioni popolari, segno un clima politico e sociale molto diffcile. Il paese rimane uno dei più complessi e divisi di tutto il Medio Oriente a causa delle diverse tensioni, non solo di natura socio-economica e politica, che lo attraversano. Ma resta anche un paese rilevante, sul piano storico e politico per la regione, oltre che uno dei principali produttori di greggio. Durante l’esperienza territoriale dello Stato Islamico e dell’autoproclamato Califfato guidato da Abu Bakr Al Baghdadi, una parte rilevante del territorio iracheno, a partire dalla regione confinante con la Siria, era stata occupata dai jihadisti e soprattutto città importanti come Mosul, erano state conquistate a partire dal 2014.

La sconfitta territoriale di ISIS è stata possibile proprio in seguito alla liberazione delle città principali sotto al suo controllo sia nel territorio iracheno che siriano, come Mosul e Raqqa, grazie all’intervento dell’ampia coalizione internazionale che lo ha cambattuto insieme alle forze locali che lo hanno combattuto. Ma la presenza di miliziani, ancora fedeli all’organizzazione nonostante la morte di molti suoi leader a partire dall’autoproclamato Califfo Al Baghdadi nell’Ottobre del 2019, e poi la rivendicazione di attacchi e assassini terroristici nel corso del tempo, confermano il fatto che nonostante la sua ridotta presenza e la fine del suo “esperimeto” statuale, l’organizzazione rimane una consistente minaccia nell’area del Levante e nel paese in cui è sorta, erede dell’organizzazione fondata da Abu Bakr al Zarqawi nei primi anni duemila. Attualmente resta anche in grado di colpire  e rivendicare attacchi attraverso i diversi gruppi strutturati e rimasti fedeli anche in altri paesi della regione mediorientale, in Afghanistan, in Africa, e nel sud est asiatico. A conferma che la sua minaccia, anche attarverso il web e la propaganda online, è ancora notevolmente diffusa  e pronta anche a ispirare attacchi, contro obiettivi diversi in differenti paesi, come nel caso di Vienna nel mese di Novembre.

Nel caso dell’Iraq, nel paese, ancora esposto notevolmente ai rischi della minaccia jihadista come dimostrato con questi recenti attacchi e alle tensioni derivanti dalle diverse forme di estremismo religioso e politico presenti nel paese, si trovano anche alcuni contingenti militari internazionali, tra cui quello italiano, e una importante missione NATO.

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