Presentato il secondo rapporto sul radicalismo e il terrorismo in Europa dell’Osservatorio ReaCT

Presentato ieri il secondo rapporto dell’Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo – ReaCT dedicato alla minaccia terroristica e al radicalismo in Europa

L’Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo – ReaCT monitora e analizza il panorama del radicalismo e del terrorismo in Europa, principalmente di matrice jihadista. Con il suo secondo Rapporto, offre al pubblico uno studio sintetico sulla sua evoluzione, le sue tendenze ed effetti, attraverso un approccio quantitativo e qualitativo. Il risultato è una lettura completa e ragionata del fenomeno e del modus operandi terrorista: uno strumento utile messo a disposizione di operatori per la sicurezza, sociali ed istituzionali e del più ampio pubblico.

La presentazione del secondo rapporto è avvenuta ieri pomeriggio, sul sito di Formiche.net, con la presenza e gli interventi, oltre al Direttore dell’Osservatorio ReaCT Claudio Bertolotti anche di Matteo Bressan e Chiara Sulmoni, e insieme a loro degli onorevoli Alberto Pagani e Matteo Perego di Cremnago, della senatrice Isabella Rauti, dell’eurodeputato Fabio Massimo Castaldo. L’evento online è stato moderato dal Direttore di Formiche e Airpress Flavia Giacobbe.

Ma a quali necessità può rispondere un Rapporto sul terrorismo e il radicalismo in Europa?

Il Rapporto #ReaCT2021 nasce con l’intenzione di condividere competenze e analisi che fanno capo a singoli Centri di ricerca, istituti, think tank che, a diverso titolo e con approcci differenti, guardano all’evoluzione dei fenomeni del radicalismo e del terrorismo in Europa. Il Rapporto si basa su un approccio multidisciplinare ed è il primo di questo genere a livello nazionale, volto a definire in maniera quanto più completa il tema, nell’intento di portare un contributo concreto e prospettive utili per intavolare un dialogo continuativo con chi a vari livelli si occupa della questione e delle sue problematiche pratiche. #ReaCT2021 guarda all’evoluzione del fenomeno terroristico analizzandone le manifestazioni violente -dagli attacchi, agli eventi associabili al jihadismo individuale- e presta attenzione alle nuove forme di estremismo militante che stanno emergendo in modo sempre più aggressivo. L’urgenza di focalizzarsi anche su queste derive è dettata dalla progressiva crescita della radicalizzazione avvenuta a livello globale nel corso della pandemia di COVID19, e con la quale saremo confrontati sul medio e lungo termine.

L’attenzione mediatica nei confronti del terrorismo si è concentrata nel periodo di massima espansione del sedicente Stato islamico (in particolare dal 2015 al 2017) e degli attentati più importanti verificatisi in Europa (Parigi, Bruxelles, Berlino, Nizza, Londra). Tuttavia gli attacchi secondari a bassa intensità, pur avendo provocato un numero di vittime decisamente inferiore, hanno rappresentato la maggior parte delle azioni terroristiche degli anni successivi. L’Osservatorio ReaCT tramite il database di START InSight, ha registrato e analizzato tutti gli eventi riconducibili alla violenza jihadista in Europa, dal 2004 a oggi; un lavoro di ricerca e analisi che è ora a disposizione di tutti per comprenderne la natura e l’evoluzione. Utilizzando questo tipo di impostazione, ReaCT ha prodotto il suo secondo Rapporto, composto da 13 contributi d’analisi che spaziano dalla presentazione dei numeri e profili dei terroristi jihadisti in Europa, alla propaganda online durante l’emergenza del COVID-19; dal contrasto alla radicalizzazione attraverso il diritto penale, ai risultati di un programma di de-radicalizzazione sperimentato dal Tribunale per i minori di Trieste; dall’esperienza del Kosovo nel rimpatrio dei foreign fighters, all’estremismo di destra e i rapporti che intrattiene con quello islamista; dalla lezione appresa nei 60 giorni di paura che hanno contraddistinto l’autunno 2020, ai legami tra terrorismo e immigrazione; dal concetto della prevenzione in Europa, alla minaccia attuale nel Regno Unito; dall’attacco di Vienna agli estremismi di destra e sinistra in tempo di pandemia, alla comprensione del fenomeno QAnon. Un lavoro approfondito e utile per cercare di comprendere le evoluzioni di questa minaccia, nelle sue diverse manifestazioni. Con questo strumento ReaCT vuole contribuire alla divulgazione di informazioni e studi utili affinché si possano comprendere le origini e la direzione di un fenomeno – l’estremismo – che chiama in causa ognuno di noi.   

L’Osservatorio ReaCT è composto da una Direzione, un Comitato Scientifico di indirizzo, un Comitato Parlamentare e un Gruppo di lavoro permanente. Il progetto è nato su iniziativa di una ‘squadra’ composta da esperti e professionisti della società svizzera di ricerca e produzione editoriale START InSight di Lugano, del Centro di ricerca ITSTIME dell’Università Cattolica di Milano, del Centro di Ricerca CEMAS dell’Università La Sapienza e della SIOI sempre a Roma. A ReaCT hanno anche aderito come partner Europa Atlantica e il Gruppo Italiano Studio Terrorismo (GRIST).

Tutte le informazioni sul sito www.osservatorioreact.it.

Per leggere il Rapporto ReaCT CLICCA QUI

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