Islamisti d’Occidente: l’ultimo libro di Lorenzo Vidino

Storia e storie dei Frateli musulmani nei principali paesi occidentali nell’ultimo libro di Lorenzo Vidino.

Lorenzo Vidino è uno dei maggiori esperti italiani di terrorismo, radicalismo ed estremismo violento. Direttore del Programma sull’estremismo della George Washington University di Washington D.C., collaboratore di think tank internazionali, autore di libri e articoli, recentemente ha dato alle stampe un interessante testo intitolato “Islamisti d’Occidente. Storie di Fratelli musulmani in Europa e in America”, (Bocconi Editore) dedicato ai Fratelli musulmani, una tra le più grandi e diffuse organizzazioni islamiste al mondo, presente in numerosi paesi, anche occidentali. 

La particolarità di questo testo, e anche la cosa che lo rende importante non solo per gli addetti ai lavori, è il fatto che sia dedicato in particolare alla presenza, al radicamento e all’organizzazione di questo movimento soprattutto nei paesi occidentali. Tra i molti testi, che nel corso del tempo sono stati dedicati alla storia di questa organizzazione presente in tutto il mondo con migliaia di membri, dedicati anche ai diversi partiti e movimenti ispirati o direttamente legati alla Fratellanza, questo è il primo libro che cerca di indagare, conoscere, approfondire  e svelare questa organizzazione per quanto riguarda la sua presenza in Occidente, anche nelle sue modalità di reclutamento e di strutturazione, e da un punto di vista ideologico. Proprio questi aspetti sono certamente una parte molto significativa in questo testo che lo rendono ancora più interessante. Vidino infatti sviluppa questo suo lavoro sia attraverso alcune analisi, frutto della sua competenza accumulata in anni di studio, ma anche attraverso alcune testimonianze, la parte più originale del testo, di ex aderenti e simpatizzanti dell’organizzazione, che raccontando le loro esperienze permettono di gettare una luce nuova sulla sua struttura e sui diversi processi di arruolamento, indottrinamento, militanza nei paesi europei e in America del Nord.

I Fratelli musulmani, come è noto, sono stati forse la prima grande organizzazione islamista “moderna”, nata come movimento politico di massa agli inizi del ventesimo secolo in Egitto, fondatanel 1928 da Hasan al-Banna, e da allora diventata un modello di organizzazione, partecipazione, mobilitazione per molti altri partiti e movimenti islamisti, più o meno radicali, che hanno portato avanti una visione molto politica dell’Islam, con un’azione politica che oggi diremmo “dal basso”. Con alterne vicende, dall’Egitto il movimento si è diffuso in tutto il mondo islamico, dove ancora oggi è presnete in forme diverse, nonostante sia stato messo fuori legge in numerosi paesi. Infatti la Fratellanza, e tutta la galassia di partiti e movimenti ad essa ispirati, rappresentra ancora oggi un modello di riferimento, in larga parte del mondo islamico, nonosante in molti paesi sia un’organizzazione clandestina. All’interno dei paesi sunniti essa rappresenta una parte, ben precisa, in costante competizione e confronto con altre organizzazioni e movimenti islamisti, di altra matrice, che si contendono l’egemonia politica e ideologica del mondo islamista. Nel confronto tra organizzazioni e movimenti politici ispirati da un lato dai Fratelli musulmani e dall’altro dal fronte salafita-wahabita, oggi risiede una parte importante della competizione che divide il Medio Oriente, che si è saldata, o è diventata strumento, anche di rivalità e divisioni che separano i paesi del Golfo tra di loro o le grandi potenze sunnite della regione. Una divisione che abbiamo rivisto anche in Libia e in Siria, durante il corso delle decenali crisi che hanno sconvolto quei paesi. Conoscere dunque il ruolo e la presenza nel mondo della Fratellanza è importante anche per conoscere le dinamiche politiche che interessano direttamente i paesi islamici, ma non solo. Perchè come descrive Vidino in questo testo, la Fratelanza esiste ed è presente anche nei paesi europei e in Occidente, dove svolge un ruolo importante e molto rilevante.

Vidino infatti non si sofferma tanto sul complesso rapporto tra la Fratellanza e molti paesi del Medio Oriente, perchè l’oggetto della sua indagine è sopratutto l’organizzazione per la sua presenza, la sua struttura, le sue tattiche di reclutamento in Occidente. Grazie alla sua esperienza e alla sua competenza, e al lavoro di raccolta di informazioni e racconti presenti nel libro, ha realizzato certamente un lavoro prezioso. Prezioso non solo perchè il primo, su questo tema, e per l’accuratezza, l’attenzione e la precisione della sua indagine, ma anche perchè permette di svelare alcuni dettagli, e alcune informazioni utili, non solo per gli esperti della materia, ma che possono essere importanti per conoscere meglio una realtà spesso poco nota,  e sicuramente, ancora oggi molto rilevante e  influente in tutta la vasta galassia di movimenti politici di cui fa parte. Una galassia di idee, organizzazioni, movimenti davvero complessa e variegata, di cui, spesso, si parla poco, che non smepre viene decsritta nella maniera corretta. Da questo punto di vista, invece, questo testo è il risultato del lavoro di un autore che dimostra equilibrio e competenza della materia, come dimostrato anche in molti altri scritti precedenti. Vidino infatti ha una profonda conoscenza  dell’universo complicato e vasto delle organizzazioni e dei movimenti islamisti presenti in Europa e in Occidente; come del resto conosce bene anche le diverse tipologie di organizzazioni terroristiche ed estremistiche più violente, non solo jihdiste, presenti in Occidente e si è occupato spesso in passato anche di fenomeni come la radicalizzazione jihadista. Non a caso in passato è stato anche il Coordinatore del gruppo di esperti nominati nel 2015 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ingadare la realtà del jihadismo in Italia.

In questa fase storica in cui il Covid, e la pandemia, hanno scosso l’Europa e il mondo intero in profondità, questo genere di temi sono usciti dal cono di luce dei media e dell’informazione, per finire rilegati in un angolo a cui solo pochi addetti ai lavori, spesso, continuano a interessarsi. Ma questo non significa che non restino tematiche di grande importanza, anche per il pubblico più ampio, perchè riguardano le nostre società democratiche e liberali, sempre più multietniche e multireligiose. Certamente la lettura di un libro come questo è consigliabile non solo a chi conosce già la materia, ma anche a chi vuole avvicinarsi ad un tema non banale, di grande interesse, attraverso uno sguardo critico e coraggioso. Merito di Vidino di averci dato questa possibilità e dell’editore di averlo tradotto e proposto anche al pubblico italiano.

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