Tutte le sfide della NATO al meeting dei Ministri della Difesa

In corso la riunione dei Ministri della Difesa della NATO, anticipata dalla conferenza stampa del Segretario Generale. Resilienza, deterrenza, spazio, missioni internazionali alcuni dei temi più importanti al centro del confronto.

Nella giornata di Mercoledì 21 ottobre Jens Stoltenberg, Segretario Generale della NATO,  ha presentato in conferenza stampa i punti centrali previsti per il confronto tra i Ministri della Difesa dell’Alleanza Atlantica in corso ieri (Giovedì 22) e oggi, (Venerdì 23 Ottobre),  un incontro che si terrà a distanza tramite videoconferenza. 

Quelle già anticipate da Stoltenberg sono tutte questioni fondamentali per il futuro e il presente della NATO, anche in ragione del periodo drammatico che i paesi occidentali e tutto il mondo stanno attraversando a causa dela pandemia di Covid 19. Una fase storica in cui, oltre all’emergenza sanitaria, sociale e alla crisi economica, non vengono certo meno le minacce alla sicurezza dei paesi alleati; anzi, proprio questa emergenza inaspettata ormai in corso da diversi mesi, ha confermato quanto sia rilevante il tema della resilienza delle nostre società e dei nostri sistemi difensivi e produttivi. Non a caso nella presentazione della riunione il Segretario Generale aveva annunciato che tra i temi in discussione oltre a quello di una più equa ripartizione degli oneri tra membri, al tema del rafforzamento della deterrenza e della difesa, anche appunto quello del rafforzamento, fondamentale della resilienza delle nostre società. Infine, ovviamente, anche le missioni della NATO in Afghanistan e Iraq saranno al centro del confronto anche in ragione dei cambiamenti di scenario che potrebbero prodursi nei prossimi mesi. Ma il Segretario Generale ha anche colto l’occasione per annunciare che il 2020 sarà il sesto anno consecutivo in cui gli alleati europei e il Canada hanno maggiormente investito risorse nella difesa, mantenendo quindi un elevato costante impegno economico. Un impegno che ovviamente la NATO si augura possa mantenersi anche nei prossimi anni.

Di cosa si è discusso e si discuterà nella riunione dei ministri della Difesa? Certamente, come annunciato da Stoltenberg, il tema della deterrenza e delle difese della NATO, compresa anche la risposta alle capacità missilistiche della Russia saranno uno dei temi fondamentali. Gli alleati hanno già concordato alcune misure politiche e militari equilibrate da mettere in campo e il Segretario generale ha sottolineato, in più occasioni a dire il vero, come la NATO rimanga impegnata nel controllo degli armamenti, come dimostrato dalla riduzione del numero di armi nucleari in Europa avvenuta negli ultimi 30 anni. Ma è evidente altrettanto che anche alla luce della postura internazionale Russa e delle sue rinnovate capacità missilistiche nazionali, il tema è ancora  molto rilevante e non può essere trascurato. Anzi, proprio negli ultimi anni, con l’avvento delle nuove armi dirompenti, il tema della deterrenza è tornato di grande importanza per l’Alleanza.

Il dominio spaziale, e l’impegno della NATO nello spazio, è un altro tema al centro del confronto. Infatti, come ricordato da Stoltenberg, la NATO dichiarò un anno fa lo spazio come un altro suo dominio operativo. Nella riunione in corso l’obiettivo è impegnare i paesi membri ad accettare la creazione di un Centro spaziale della NATO presso l’Allied Air Command di Ramstein, in Germania. Questo sarà un punto fondamentale per il supporto spaziale alle operazioni della NATO, attraverso la condivisione di informazioni e il coordinamento. 

Infine, il tema decisivo in questa fase e sempre di più anche per il futuro dell’Alleanza, della resilienza. Come la Pandemia ha drammaticamente confermato in questi ultimi mesi, ma come già le emergenti minacce di natura ambientale, ecologica o asimmetrica avevano dimostrato in anni recenti, investire in società e sistemi di sicurezza sempre più resilienti è una necessità cui nessuno dei paesi alleati può tirarsi indietro. La resilienza è oggi, anche secondo quanto affermato in numerose occasioni dal Segretario Generale, un elemento fondamentale per la tenuta dei nostri sistemi sociali e alla base della capacità della NATO di difendersi e garantire la sicurezza ai suoi cittadini e ai suoi paesi membri. I requisiti di base della NATO per la resilienza nazionale sono già stati aggiornati, e riguardano anche temi oggi di grande interesse come il 5G e le telecomunicazioni, ma anche le minacce informatiche, la sicurezza delle catene di approvvigionamento e la tutela delle produzioni strategiche nazionali. Si tratta di temi su cui anche nei prossimi anni la NATO potrebbe dare un contributo sempre più importante, per garantire la coesione tra i paesi membri e rilanciare il suo ruolo globale. Non a caso sono anche al centro del dibattito nell’iniziativa di public diplomacy lanciata pochi mesi fa con NATO2030, dedicata proprio al futuro della NATO.

In conclusione, nella giornata di venerdì saranno le missioni NATO in Afghanistan e  Iraq al centro del dibattito. Due missioni che ancora oggi, anche alla luce delle evoluzioni in atto nei due paesi, mantengono un’importanza particolare, anche nell’ottica della lotta al terrorismo e della stabilizzazione di de aeree strategiche per la sicurezza internazionale.

Una riunione densa quindi di temi di grande impatto e di forte rilevanza politica e strategica che servirà anche per posizionare l’Alleanza rispetto alle sfide presenti e future più complesse, a partire dalla stessa risposta alla nuova ondata pandemica in corso.

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