Pop Power: politica, cultura e informazione nella società globale

Una nuova rubrica di Europa Atlantica dedicata alle nuove tendenze culturali e sociali, alle arti visive, alla comunicazione, alla letteratura, allo sport e alle loro manifestazioni nella società contemporanea e ai legami, con la dimensione politica globale

Europa Atlantica si arricchisce di una nuova pagina dedicata alla cultura e alle culture del nostro tempo, m anche allo sport e all’intrattenimento nelle loro più diverse evoluzioni e manifestazioni nella società contemporanea. Un osservatorio su quello che si muove intorno a noi, che possa aiutare a leggere, e comprendere meglio, anche la politica internazionale e il nostro tempo, attraverso alcuni degli strumenti di influenza e soft power più importanti.

La cultura, e tutti i campi che la compongono, dalla formazione all’arte,  alla musica ha uno stretto legame con la politica e anche, con la geopolitica. Le relazioni tra stati, probabilmente da sempre, sono state condizionate anche dagli scambi culturali e dall’influenza culturale che popoli, lingue, religioni, mitologia, arte, hanno avuto. In tempi recenti, la stessa forza del soft power di un paese o di una potenza, si basa notevolmente sulla sua capacità di esportare modelli culturali, informazione, simboli, idee, stili di vita.

Quanto è importante nel nostro tempo il soft power nella politica internazionale e nel confronto tra stati? E quanto è condizionato, per esempio, dalla produzione cinematografica o dalle serie televisive di ultima generazione, dalla narrativa, anche di genere, dalle arti visive, dalla musica, dalla cucina o dalla storia. Si pensi alla forza che ancora oggi hanno nel mondo paesi come Francia o Gran Bretagna, proprio grazie alla loro capacità di influenza basata su storia, cultura, musica o arte o quanto sia importante per l’Italia, la moda, la cucina oltre alla storia artistica e al patrimonio artistico e letterario del paese nell’offrire un certo modello ideale di “Italian style” nel mondo? E quanto, lo sport o i grandi spettacoli, per esempio, sono da sempre un veicolo potente di influenza esterna e di consolidamento di un sistema di potere o di un particolare regime, soprattutto se combinati, come è stato nel novecento, con la comunicazione di massa. Si pensi alla forza di grandi eventi globali come le Olimpiadi e i Mondiali di calcio, anche in tempi recenti, per proiettare all’esterno l’immagine di un paese e consolidare il suo status internazionale. Da questo punto di vista, se si pensa agli ultimi 100 anni, sono molti gli esempi che si possono fare di eventi olimpici utilizzati a questo fine. E quanto tutto questo sta cambiando nel tempo del web e dei social network?

Ecco perchè anche su Europa Atlantica abbiamo deciso di occuparci in modo più organico e approfondito anche di questi temi, così strettamente correlati alla dimensione della politica mondiale e delle relazioni tra paesi, popoli, persone.  A volte anche dalla lettura di un romanzo, dalla vita e dalle opere di un autore, da una serie televisiva, dai risultati di un evento sportivo, da un fatto di costume, si possono individuare e comprendere traiettorie che interessano anche la politica e la società, o comunque si possono approfondire fatti ed eventi storici. Nella società delle reti, la cultura, l’informazione e la comunicazione sono e saranno sempre di più un fattore di forte competizione e la loro fruizione, oltre che produzione, interesserà ampi settori della società e del tempo delle persone.

La cultura resta un veicolo potente per rappresentare le aspirazioni, la storia e anche le prospettive di una comunità e di un paese. La TV prima e poi il web hanno aperto canali enormi di diffusone e fruizione di modelli e prodotti culturali diversi. Oggi però, stiamo vivendo il paradosso di vivere in una società in cui avanza la post-verità, in cui si fanno largo forme di rifiuto della cultura e della scienza e dove si corre talvolta il rischio di un eccesso di informazione, o di infodemia (come accaduto recentemente nel caso della pandemia). Fenomeni nuovi, che devono essere compresi e affrontati e che riguardano direttamente la nostra vita e la società in cui viviamo e vivranno i nostri figli. Ecco perchè è necessario discuterne, con un punto di vista che cerchi di scavare in profondità, sotto la superficie, per comprenderli e contestualizzarli.

Per questo abbiamo deciso di avviare questa nuova rubrica, che chiameremo “Pop power”, giocando un po’, con l’idea della cultura pop e del soft power. Una nuova attività di ricerca e di analisi, in cui, come sempre, cercheremo di essere scrupolosi e attenti, ma che potrà essere utile anche per capire meglio il nostro tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *