Presentato a Roma ReaCT. L’Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo

Il tema del contrasto alla radicalizzazione jihadista e all’estremismo violento, è stato al centro del convegno a Roma in cui è stato presentato l’Osservatorio ReaCT.

Prevenire il fenomeno della radicalizzazione jihadista per contrastare il terrorismo. È stato il tema al centro del confronto del convegno in cui, mercoledì 17 aprile a Roma, presso la Camera dei Deputati, è stato presentato ufficialmente il nuovo Osservatorio sulla Radicalizzazione e il contrasto al terrorismo, denominato “ReaCT”.

In Europa, negli ultimi anni, si sono manifestati numerosi estremisti jihadisti, reclutatori, militanti e simpatizzanti di Daesh e di altre sigle jihadiste. Il fenomeno della radicalizzazione, in particolare, potrebbe chiamare il continente europeo a confrontarsi con tale minaccia per ancora molto tempo. È questo il motivo fondante dell’Osservatorio sulla Radicalizzazione e il Contrasto al Terrorismo – ReaCT che promuove in questo specifico campo l’importanza dell’analisi e della ricerca, che, sotto il profilo multidisciplinare e comparativo, consentono di affrontare il terrorismo internazionale di matrice jihadista sulla base delle varie attività preventive e repressive promosse dalle singole nazioni.

L’evento, patrocinato dal Ministero della Difesa, ha visto la presenza di importanti autorità istituzionali provenienti dal mondo della politica, della diplomazia, delle Forze Armate e del comparto sicurezza italiano. A cominciare dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che ha aperto il convegno con un intervento di saluto, ricordando come l’impegno dell’Italia nelle missioni all’estero costituisca un imprescindibile contributo anche al contrasto del terrorismo. Le tre sessioni del convegno sono state dedicate alle cause ed effetti del terrorismo, alla decifrazione della minaccia della radicalizzazione e al contrasto al terrorismo tra difesa e sicurezza. Al tavolo dei relatori sono intervenuti Claudio Bertolotti, analista Ce.Mi.S.S. e direttore esecutivo di ReaCT, Paola Giannetakis dell’Università Link Campus, Andrea Carteny di CEMAS, Marco Lombardi dell’ITSTIME, il presidente di Europa Atlantica Andrea Manciulli, Matteo Bressan della Sioi, Chiara Sulmoni di START InSight, gli Onorevoli Luigi Iovino e Alberto Pagani, il dott. Claudio Galzerano del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della Polizia di Stato, il dott. Roberto Piscitello, Direttore generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il magistrato ed ex deputato Stefano Dambruoso.

Le riflessioni hanno permesso di fare il punto della situazione in Italia e di ragionare sul fenomeno anche in prospettiva europea. In particolare Claudio Bertolotti, attraverso l’analisi di profili generali, ha delineato il quadro della minaccia terroristica internazionale spiegando quali sono i compiti e le finalità dell’Osservatorio. Il presidente Andrea Manciulli, nel suo intervento, ha parlato del rischio di una possibile sottovalutazione del pericolo jihadista, evidenziando come Daesh abbia generato una profonda innovazione sulla natura della minaccia e ha accennato anche al futuro delle nuove sfide alla sicurezza internazionale in Africa saheliana e Asia. Matteo Bressan ha parlato del fenomeno dei foreign fighters sostenendo come ciò sia ancor più grave in mancanza di una definizione di terrorismo. La radicalizzazione non si batte con le armi, ma con la cultura. Chiara Sulmoni ha sostenuto che la radicalizzazione è un fenomeno sociale, subdolo con una natura internazionale e trans-frontaliera. Nell’ultimo panel l’attenzione si è spostata sull’Italia e il suo modello vincente di antiterrorismo, grazie alla presenza, tra i relatori, di figure di esperienza in questo campo. Da Stefano Dambruoso, che si è soffermato sulla relazione tra prevenzione e disciplina legislativa a Roberto Piscitello, che ha focalizzato il tema della radicalizzazione in carcere, e, infine, Claudio Galzerano, che ha descritto il sistema di sicurezza italiano, soffermandosi sul ruolo del CASA (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo) nel promuovere la collaborazione tra diversi attori del comparto e che garantisce una necessaria osmosi informativa.

L’obiettivo principale dell’Osservatorio sarà quandue quello di unire, attraverso la creazione di un tavolo tecnico-accademico, le competenze professionali e operative del settore sicurezza con il mondo della ricerca universitaria insieme allo studio sul campo per promuovere analisi, iniziative e approfondimenti a favore delle istituzioni impegnate nel contrasto al terrorismo.

Per approfondire di più https://www.osservatorioreact.it/

Emanuele Lorenzetti

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