Droni civili contro obiettivi sensibili e infrastrutture: una nuova tipologia di minaccia. L’analisi del Ce.S.I.

Pubblichiamo una recente analisi del Ce.S.I. dedicata al possibile impiego dei droni civili contro obiettivi sensibili e le possibili ricadute che simili azioni possono avere

Lo scorso 19 dicembre il traffico aereo dell’aeroporto di Londra-Gatwick è stato interrotto per oltre 36 ore a causa dell’intrusione di un numero non precisato di velivoli a pilotaggio remoto (APR-UAV) di piccole dimensioni, penetrati all’interno del perimetro di competenza dell’autorità aeroportuale.  L’intrusione, le cui cause e motivazioni sono ancora ignote anche se gli inquirenti hanno escluso potesse trattarsi di uno sconfinamento dettato da un semplice errore umano, parlando invece chiaramente di un atto deliberato di disturbo, ha messo in luce la sostanziale impreparazione del dispositivo di sicurezza dell’aeroporto inglese ad affrontare questa nuova tipologia di minaccia.

Ovviamente le ricadute di un simile evento non hanno avuto solo effetti immediati e gravissimi sul traffico aereo su uno dei più importanti aeroporti d’Europa, ma anche ricadute di natura economica, e non solo. Oltre che, nuovamente, manifestare quanto questo genere di velivoli, anche se di tipo civile, possano essere utilizzati per azioni di disturbo, non meglio definite, come quella citata o, potenzialmente, anche per azioni di natura più malevola o addirittura con finalità aggressive. In particolare l’episodio di Gatwick ha portato l’attenzione sulla possibilità che droni civili, di piccole dimensioni, possano rappresentare una minaccia nuova, se impiegati contro infrastrutture di tipo strategico o contro obiettivi sensibili, come appunto gli aeroporti.

Che effetti può avere su un paese o una città bloccarne il traffico aereo? Quali altre infrastrutture possono essere seriamente minacciate? L’impiego di questo genere di velivoli, come ha dimostrato l’episodio londinese, in contesti simili può davvero rappresentare una seria minaccia oltre che un danno gravissimo. Per questo abbiamo ritenuto utile pubblicare questa analisi di Paolo Crippa, realizzata per il Centro Studi Internazionali di Roma, dedicata proprio ai possibili sviluppi e ai potenziali impieghi dei velivoli civili a pilotaggio remoto in simili scenari, in grado di pregiudicare la sicurezza di infrastrutture civili e obiettivi sensibili.

Europa Atlantica da tempo segue con attenzione gli sviluppi e le evoluzioni in campo industriale, militare, normativo, del complesso mondo dei droni, viste le ricadute e gli effetti che lo sviluppo di questo settore e di questo e genere di mezzi sta avendo e potrà avere sempre di più in futuro, sia nel campo della sicurezza che in tutte le possibili applicazioni di utilizzo, civile e militare. Pubblicare questa ricerca, per la quale ringraziamo il Ce.S.I. per avercela segnalata e messa a disposizione, ci sembra possa essere particolarmente utile per comprendere meglio questo vasto e complicato mondo.

Per leggere l’analisi completa clicca qui

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