Le ultime novità dal salone internazionale di Le Bourget

Un report di Alberto Pagani sulle principali novità, anche italiane, nel settore aeronautico e spaziale presentate al Salone internazionale di Le Bourget 2019

Il 18 e 19 giugno scorso una delegazione delle commissioni Difesa ed Esteri del Parlamento italiano ha visitato, insieme al Presidente del Consiglio Conte ed al Ministro della Difesa Trenta, il 53° Salone internazionale dell’aeronautica di Le Bourget, una piccola località alle porte nord-est di Parigi dove fu costruito il primo aeroporto civile di Francia.

La delegazione parlamentare ha potuto assistere alla presentazione dei principali progetti italiani ed internazionali, ed incontrare le rappresentanze delle agenzie e dell’industria italiana del settore: ASI, Leonardo s.p.a, e l’insieme delle aziende aderenti all’AIAD. Il salone, che conta più di 2.200 espositori e 150.000 visitatori, riunisce tutti i principali attori del settore dell’aero-spazio a livello mondiale, e presenta le ultime innovazioni tecnologiche. La principale azienda italiana del settore, Leonardo, ha presentato per la prima volta al Salone una novità molto interessante: la nuova macchina della famiglia Falco, piattaforma che si posiziona nel segmento dei MALE (Medium Altitude Long Range), come il celeberrimo Predator A (MQ-1C) dell’americana General Atomic.  Si tratta di un drone con capacità ‘duale’ dal disegno con fusoliera ingrandita ed allungata, per poter accogliere sistemi per le comunicazioni satellitari e sensori con prestazioni potenziate, struttura alare in posizione alta potenziata per poter portare carichi esterni nonché nuovi piani di coda a V con un motore più potente. Il nuovo drone può raggiungere un’altitudine massima di oltre 7.000 metri, ha un’autonomia di 24 ore ed peso massimo al decollo di 1.250 kg, maggiorati rispetto ai fratelli minori della stessa gamma, e con sistema di missione e sensoristica di nuova generazione per un carico massimo di 350 kg. La nuova piattaforma sarà equipaggiata con gli ultimi sviluppi della famiglia di sistemi per la missione SKYISTAR, con la nuova torretta elettro-ottico LEOSS girostabilizzata su 4 assi, in grado di accogliere fino a sette sensori e radar di ultima generazione, con antenna AESA e convenzionale. Il prototipo del nuovo drone dovrebbe effettuare i primi voli nelle settimane successive al salone e raggiungere una capacità operativa iniziale nel 2020. Sfruttando le esperienze del programma Piaggio Aero P1HH Hammerhead, Leonardo entra con questo progetto nella gamma delle piattaforme tattico-strategiche e si posiziona in una fascia di mercato che oggi è occupata esclusivamente dall’industria americana ed israeliana. Grazie alla collaborazione di ‘sistema’ fra Leonardo, Guardia di Finanza, ENAC, ENAV, Ministero degli Interni ed Aeronautica Militare, la nuova piattafomra verrà offerta con tutte le certificazioni in regola all’agenzia di controllo dei confini europei Frontex, che potrà avvalersi del servizio offerto dal Falco EVO , basato a Lampedusa e sotto il controllo e l’impiego di personale della Guardia di Finanza, per la sorveglianza a carattere sperimentale del Mediterraneo Centrale. Molto fermento nel Salone anche per il settore delle piattaforme pilotate da combattimento, perché le nazioni e le industrie partecipanti al programma Eurofighter Typhoon stanno programmando il nuovo caccia paneuropeo, che in un futuro a medio lungo termine dovrà rimpiazzare le macchine attualmente in servizio. Allo stesso tempo Leonardo UK è coinvolta per la sensoristica e la sistemistica di missione nel programma inglese Tempest, ed auspica quindi che l’Italia partecipi a tale programma prima che altri Paesi si facciano avanti. Sono stati presentati al salone anche i velivoli addestratori Alenia Aermacchi, prodotti italiani molto apprezzati anche all’estero, del programma M345 e M346 Fighter/Attack, caratterizzati da capacità di impiego d’armamento aria-suolo e di autoprotezione, che si prevede possano esser disponibili già dal 2021. L’M345 andrà a sostituire l’MB339 per le fasi 2 e 3 dell’iter addestrativo offerto dall’AM, con riduzione dei costi ed incremento delle capacità complessive del sistema, perché permette di addestrare l’allievo mantenendo al simulatore a terra tre dei quattro operatori necessari all’addestramento.  Il nuovo pacchetto addestrativo e di supporto, introducendo una forte digitalizzazione, permette di incrementare più rapidamente e con maggiore efficacia le capacità dei piloti, con una consistente riduzione dei costi.  

Anche nel settore degli elicotteri la presenza italiana è stata significativa, confermando la vocazione storica dell’industria nazionale. A settembre dovrebbe essere consegnato alla Guardia di Finanza il millesimo esemplare di AW139, presente al salone parigino con i colori dei Vigili del Fuoco. Continua l’attività di sviluppo del nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES) AH249, destinato al rimpiazzo dell’AH129 Mangusta. Nell’autunno di quest’anno essere testato da nave il velivolo ad ala rotante senza pilota AWHERO, destinato ad essere certificato entro la fine dell’anno. Questo drone è stato per altro l’elemento catalizzante dell’aggiudicazione al gruppo Leonardo della leadership del programma OCEAN 2020. L’impegno nel settore dei velivoli senza pilota è sottolineato anche dal fatto che a Le Bourget è stato presentato anche il nuovo sistema elettronico per l’autoprotezione MAIR (multi-aperture infra-red) destinato sia a piattaforme ad ala rotante che fissa. Al rinnovamento dell’avionica si aggiungono i sensori radaristici ed elettro-ottici di ultima generazione come il Captor E ed il Grifo E, e sistemi per le comunicazioni di nuova generazione o Software Defined Radio (SDR).

Nel settore missilistico MBDA, che è l’unico grande gruppo europeo in grado di progettare e produrre missili e sistemi missilistici, ha presentato per la prima volta la propria visione delle capacità che saranno alla base della prossima generazione di sistemi da combattimento aereo europei, che saranno sempre più complessi sul piano tecnologico, per far fronte all’evoluzione delle potenziali minacce. I velivoli del futuro dovranno essere in grado di penetrare nelle aree precluse, individuare le minacce prima di essere scoperti, costringere le minacce nascoste a svelarsi con sufficiente anticipo per poterle eliminare e reagire con maggiore rapidità del nemico. In queste azioni, sempre più rapide, gli attuatori connessi ad una rete assumeranno un ruolo essenziale nel combat cloud, scambiando in tempo reale con le piattaforme e gli altri nodi della rete informazioni tattiche e coordinate dei bersagli. In questo quadro per il combattimento aria-aria al momento il Meteor di MBDA è all’avanguardia, senza rivali, ed è un asset fondamentale per i caccia della prossima generazione. Relativamente ai dispositivi di autoprotezione il sistema antimissile “hard Kill” è in grado di invertire i rapporti di forza contro difese di saturazione perché contrasta i missili in arrivo e fornisce una protezione essenziale durante il combattimento quando non fossero più sufficienti le contromisure “Soft Kill”. Importanti anche le iniziative presentate da Elettronica Group nel settore dell’electronic warfare e cyber EW, e dell’intelligence ed education training.

In occasione del Salone è stata presentata la nuova famiglia di sistemi di intercettazione, analisi e intelligence denominata SISPROS, per applicazioni airborne, che beneficia delle più moderne tecnologia abilitanti: il campionamento diretto e l’Intelligenza Artificiale. Un’altra novità presentata da Elettronica al Salone risponde all’esigenza delle Forze Armate di dotarsi di tecnologia adatte a contrastare al minaccia dell’uso improprio e potenzialmente aggressivo dei piccoli droni. Per questo scopo è stato sviluppato ADRIAN (Anti-Drone Interception Aquisition Neutralization), un sistema già fornito ad AMI e all’EI, in grado di operare sia in contesti militari che civili, per proteggere infrastrutture critiche o basi operative, caserme aeroporti, centrali elettriche, siti ed eventi pubblici o religiosi con presenza di folla o convogli. Nel settore spaziale era presente al Salone l’Agenzia Spaziale Italiano (ASI) con una delegazione ed il proprio stand istituzionale, articolato in cinque aree tematiche (Osservazione della Terra, Osservazione dell’Universo, Lanciatori, Telecomunicazioni e Stazione Spaziale Internazionale). Nel corso del Salone sono state presentate le prime immagini processate del sistema multispettrale di ultima generazione PRISMA, il satellite dimostratore dell’Asi per l’Osservazione della Terra lanciato il 22 marzo scorso. Si tratta di un satellite con un sensore ottico iperspettrale innovativo, in grado di acquisire immagini della superficie terrestre contenenti informazioni sulla composizione chimico-fisica degli oggetti presenti nella scena osservata e quindi di fornire un contributo informativo unico per diverse applicazioni. Il capo del dipartimento Tecnologie e Ingegneria dell’ASI, program manager del progetto, Francesco Longo, ha illustrato le immagini da PRISMA. Il satellite completa l’offerta nel segmento spaziale di Osservazione della Terra dell’ASI, finora basato sui Radar ad Apertura Sintetica della costellazione CPSMO-skyMed. Oltre a PRISMA è stato presentato il sistema ALADIN (Atmospheric LAser Doppler INstrument), ovvero il lidar atmosferico per la misurazione di precisazione dei venti a favore dell’elevata affidabilità delle previsioni meteorologiche. Nel settore dei velivoli civili ad ala fissa, l’italo-francese ATR ha rinnovato i propri prodotti con miglioramenti nel settore della riduzione delle emissioni ed incremento delle prestazioni operative e di supporto. In particolare, ATR sta lavorando ad una versione a decollo ed atterraggio corto (STOL, Short Take-Off Landing) dell’ATR42. L’ATR42 STOL potrà decollare da piste di 800 metri anziché gli attuali circa 1100 metri, con un significativo ampliamento del numero di aeroporti minori che potranno essere serviti dalla nuova versione, in particolare per soddisfare le esigenze nelle connessioni con isole o piste in luoghi isolati come l’alta montagna. ATR sta inoltre lavorando alla consegna di macchina con il sistema ‘Clear Vision’ per ampliare l’operatività in condizioni limite così come una versione specificatamente dedicata alle operazioni cargo dell’ATR72.

Dopo aver visitato gli stand di tutte le aziende italiane del settore le delegazione delle commissioni parlamentari si è soffermata a discutere con i rappresentanti di AIAD, la federazione delle aziende italiane dell’aerospazio, difesa e sicurezza, presieduta dall’ex deputato e sottosegretario Guido Crosetto. La discussione si è concentrata sulla necessità del Paese di avere una strategia ed una programmazione a lungo termine, di cui le aziende hanno bisogno, e dell’aggiornamento della normativa G2G, prevedendo accordi governo-governo per facilitare le vendite all’estero.

Alberto Pagani

In termini più generali la missione delle commissioni è servita a rafforzare la consapevolezza politica della necessità di fare sistema, per sostenere la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica che il settore delle industrie della difesa porta alla massima intensità, e che, poter avere le ricadute positive sull’economia del Paese e sul sistema industriale nazionale, vi è bisogno di una politica concorde nell’adottare gli strumenti normativi necessari ed adeguati al tempo ed al contesto internazionale.  

Alberto Pagani è deputato, membro della Commissione Difesa della Camera.

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