Verso il voto di Novembre: la scelta di Kamala Harris e la Convention Democratica

Prende avvio la Convention Democratica a Milwaukee. Joe Biden e la candidata Vice Kamala Harris lanciano la sfida per la Casa Bianca

Si apre oggi 17 agosto la Convenzione Democratica a Milwaukee, in versione molto virtuale e ampliamente ridimensionata, con il candidato presidente Joe Biden forte ancora del favore dei sondaggi.

In questa Convention in formato virtuale, in programma fino al 20 agosto, Joe Biden, gratificato dall’appoggio di tutti big del partito che sfileranno virtualmente in questi giorni (dai coniugi Obama ai Clinton, fino alla Ocasio Cortez) e forte anche delle parole spese in suo sostegno da Bernie Sandres, cercherà di ricompattare il partito a suo vantaggio per poter affrontare queste ultime settimane di battaglia elettorale e riconquistare la Casa Bianca. Il partito democratico proverà a dare l’impressione di unità e di compattezza, tra le sue due ali progressista e moderata, proprio per avere il favore del risultato di novembre, dopo la sconfitta di quattro anni fa   e dopo che meno di un anno fa sembrava impossibile una vittoria democratica. Biden proverà ad approfittare anche del consenso che la scelta della sua candidata Vicepresidente in questo momento sembrerebbe fargli riscuotere.

Ma chi è la candidata Vice di Joe Biden che lo affiancherà nella sfida contro Trump-Pence?

La scelta della Harris non è stata casuale e in questa fase sta aiutando nel consolidare l’unità del partito e rilanciare la campagna di Biden proprio verso alcuni settori dell’elettorato americano, in particolare le minoranze o l’elettorato più progressista e sensibile verso alcuni temi (la Harris per esempio è famosa per le sue battaglie ambientaliste). Figlia di madre indiana e padre giamaicano, nata in California, è attualmente senatrice per il suo stato d’origine, dopo aver avuto a lungo una importante carriera prima come procuratore distrettuale di San Francisco  e poi come prima donna procuratore generale della California. Eletta senatrice nel 2016, la prima donna afroamericana a raggiungere questo risultato, è stata scelta da Biden come candidata Vice Presidente lo scorso 11 agosto, e se eletta potrebbe diventare la prima donna della storia americana. Ma potrebbe essere anche la prima donna appartenente ad una minoranza etnica a raggiungere la presidenza come Vice, un altro importante traguardo che la Harris potrebbe superare nella sua brillante carriera.

La sua proposta ha riscosso un indubbio successo in termini di accoglienza dell’elettorato democratico, e anche a livello mediatico, e sta ridando forza alla campagna di Biden, anche dopo alcune recenti polemiche. Certamente il suo piglio battagliero potrebbe rivelarsi utile sopratutto per mobilitare gli elettori democratici nel voto di novembre, in queste elezioni in cui il fattore partecipazione, alla luce anche della grave situazione del Covid, potrebbe essere ancora di più decisivo per il risultato finale.

Kamala Harris – fonte immagine sito Senato.gov

A tre mesi dall’appuntamento elettorale però la situazione continua ad apparire fluida, e Donald Trump, cui pochi giorni fa è venuto a mancare il fratello minore, non sembra intenzionato a voler rinunciare a giocare tutte le sue carte e proverà a scommettere tutto sugli ultimi mesi di campagna elettorale e sulle sue doti di comunicatore, oltre sul fatto di essere il Presidente in carica. Il fattore Covid, come la crisi economica, potrebbero comunque pesare sul voto finale, in queste elezioni in cui la campagna elettorale si svolgerà in maniera molto diversa dal passato.  Biden per ora ha mantenuto comunque un profilo molto basso, sfruttando sopratutto il dissenso cresciuto in questi ultimi mesi verso la Presidenza. Ma non tutti gli analisti e i sondaggisti danno come già sconfitto Trump: le distanze in termini di punti percentuali nei sondaggi si sarebbero ultimamente accorciate e del resto anche quattro anni fa, a questo momento della campagna elettorale, Trump era in svantaggio rispetto a Hillary Clinton. Ed è ormai evidente che la sfida si gioca soprattutto negli stati incerti oltre che intorno alla partecipazione al voto e proprio come quattro anni fa non è detto che chi avrà il favore del voto popolare potrà vincere nei diversi collegi elettorali (in virtù del sistema elettorale americano).

Ma dal 2016 a oggi è cambiato molto, Trump è Presidente in carica e gli USA, come il resto del mondo, sono sconvolti dal Covid e dalla pandemia. Difficile fare previsioni, l’eccezionalità del momento e la crisi economica, renderanno queste elezioni davvero incerte ancora per molto tempo. Di sicuro la campagna elettorale, anche dopo questa convention degli sfidanti Democratici, entrerà sempre di più nel vivo.


[1] https://www.open.online/2020/08/13/joe-biden-kamala-harris-prima-apparizione-usa-2020/

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