Breve storia, tra politica e famiglia, di Joe Biden

Joe Biden è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America. In questa breve nota una descrizione della sua storia personale e la sua carriera politica

Joe Biden raccomandava fino a stamani ai suoi sostenitori calma e pazienza in attesa dei risultati finali degli scrutini e si diceva fiducioso che alla fine la vittoria per i Democratici sarebbe arrivata. Con il dato della Pennsylvania, anche se ancora siamo sempre in attesa dei risultati finali degli ultimi scrutini rimasti, ha potuto superare la quota dei 270 grandi elettori, ed è diventato il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America. Nelle prossime ore sapremo se la sua corsa lo vedrà vincitore anche negli altri stati in cui è dato in vantaggio, ma ormai la sua vittoria è un dato acquisito, anche se Trump promette ricorsi e non ha ancora accettato la sconfitta.

Intanto, prima di fare valutazioni sul risultato finale e proporre analisi sui possibili scenari futuri del dopo voto, conosciamo insieme la figura di questo politico di lungo corso destinato ad essere il futuro inquilino della Casa Bianca. Con lui il vice-presidente al suo fianco sarà Kamala Harris.

Già vice-presidente, il 47° nella storia americana, durante gli anni dell’amministrazione Obama, Joe Biden è un politico di grande esperienza e notevole reputazione, stimato da molti, anche tra i suoi avversari, che ha avuto una vita professionale ricca di successi, ma anche un percorso personale e famigliare dove non sono mancati oltre ai successi e anche alcune tragedie che lo hanno segnato. La sua immagine pacata fa il filo con la tradizione politica più moderata del partito Democratico a cui appartiene, pur non è certo uomo che manca di posizione progressiste in alcuni temi. Nel suo programma elettorale sanità, sostegno alla middle class e lavoro, diritti civili, sostenibilità ambientale erano alcuni dei temi centrali, scelti anche per tenere insieme le diverse anime del partito e parlare ad un elettorato, quello democratico, molto differenziato.

Figlio della più tipica classe media americana, di origini irlandesi, è oggi l’uomo che probabilmente potrebbe essere chiamato non solo a governare il paese guida del mondo libero, ma a riunire la società americana, divisa e provata soprattutto dopo la crisi della pandemia da Covid. Non a  caso, tra le prime scelte annunciate, un grande piano contro il Covid, e sempre non a caso, fino ad oggi, ha deciso di rivolgersi al paese, in attesa dei risultati definitivi, con toni pacati e unitari, presentandosi di fatto già come un presidente in pectore.

Ma quel è la sua storia personale? Joseph Robinette Biden Jr. È nato nel 1942 in una modesta famiglia cattolica di origini irlandesi a Scranton, in Pennsylvania. Dopo alcuni ani si trasferì con la famiglia a Claymont, nel Delaware, dove il padre vendeva automobili. Appartenente alla middle class americana, ha studiato e  si è laureato in scienze politiche nel 1965 all’università di Newark,  e si specializzò in seguito in legge, laureandosi nel 1968 a Syracuse, New York, per poi essere ammesso nell’albo degli avvocati nel 1969. Prima di iniziare la sua carriera politica ha dunque esercitato per alcuni anni la professione di avvocato, ma nel 1972, a soli 29 anni, fu eletto per la prima volta al Senato federale, in rappresentanza del Delaware, infatti risiede a Wilmington, sesto componente più giovane della camera alta nella storia degli Stati Uniti. La sua carriera politica nazionale inizia con questa elezione in giovane età e continuerà per altri mandati senatoriali, in cui si è occupato principalmente di politica estera e giustizia ricoprendo diversi incarichi di primo piano nel Senato, tra cui per esempio la presidenza della commissione esteri. Senatore fino al 2009, quando divenne Vice presidente di Barack Obama, nella sua vita politica aveva già tentato la corsa presidenziale, nel 1988, quando si candidò alle primarie presidenziali democratiche, sconfitto però da Michael Dukakis. Con Obama, del quale è stato vice per 8 anni, ha mantenuto sempre ottimi rapporti e un profondo legame testimoniato anche dall’impegno profuso dall’ex presidente durante la campagna elettorale per sostenerlo.

Esponente dunque dell’ala moderata del Partito Democratico, rinunciò però a correre alle primarie democratiche nel 2016, per motivi familiari, lasciando di fatto campo libero a Hillary Clinton, che comunque dovette faticare nell’affermarsi sull’outsider Bernie Sanders e poi fu sconfitta da Donald Trump a novembre. Joe Biden, però ci riprova nel 2019 ed entra in corsa alle primarie democratiche in un momento in cui sembrava che per i Dem non vi sarebbero state grandi possibilità di vittoria e Sanders fosse destinato alla vittoria della nomination. Ma nonostante il partito diviso, con diversi candidati radicali in campo, tra cui Bernie Sanders e Elisabeth Warren, Joe Biden si fa strada, inizialmente con qualche difficoltà, passo passo vincendo le primarie negli stati del sud e del Midwest, spinto dal voto degli elettori afro-americani e dal voto degli elettori della classe media in quegli stati tradizionalmente democratici che nel 2016 avevano voltato le spalle alla Clinton, affermandosi nei vari stati uno dopo l’altro e ricompattando il fronte moderato democratico, come l’unico vero possibile rivale di Donald Trump.

In una campagna elettorale segnata dalla necessità di contrapporre a Trump un candidato forte, dopo lo scoppio della crisi sanitaria, Joe Biden ha avuto la meglio su Bernie Sanders, che alla fine si è ritirato, e ha potuto arrivare alla Convention Democratica con la forza di un candidato capace di riunire un partito frammentato e diviso. In un momento in cui il partito doveva dare al paese un’immagine di unità e coesione.

Ma Joe Biden non è solo un politico di lungo corso, con una notevole esperienza alle spalle e un bagaglio di competenze e conoscenze in tutto il mondo. Nella sua lunga carriera politica ha fatto anche i conti con una serie di tragedie famigliari che in alcuni momenti hanno rischiato di cambiare il suo percorso o hanno condizionato le sue scelte. Già durante l’inizio della sua carriera senatoriale dovette fare i conti con la morte in un incidente stradale della prima moglie, Neila e della figlia più piccola, Naomi Christina, di soli 13 mesi. In seguito a questa tragedia Joe Biden crebbe da solo i due ragazzi, continuando a svolgere la sua attività politica dividendosi non senza fatica tra Washington e la famiglia in Delaware. Poi, nel 1977, si è sposato con Jill Tracy Jacobs, dalla quale ha avuto un’altra figlia, Ashley. In anni più recenti una nuova tragedia familiare ha sconvolto la sua vita, la morte del figlio maggiore, Beau, già procuratore generale del Delaware e veterano della guerra in Iraq, che nel 2015 morì a 46 anni per un tumore al cervello.

Dopo una vita segnata da grandi successi e tragedie familiari, e una lunga carriera politica, oggi Joe Biden sarà il futuro Presidente, e con lui per la prima volta una donna, Kamala Harris, sarà la vice presidente. Una donna, figlia di immigrati, di origini caraibiche e indiane. Un altro grande obiettivo raggiunto e un nuovo successo ottenuto da questo uomo mite e di umili origini che viene dal cuore profondo dell’America e che, probabilmente, ha vinto per essere riuscito a parlare si all’America profonda che ai ceti medi urbani, ai giovani come alle minoranze.

In attesa del suo primo discorso da Presidente, sarà lui l’uomo scelto per guidare gli Stati Uniti d’America per i prossimi 4 anni, dopo una lunga e combattuta campagna elettorale, con il record del candidato più votato nella storia americana, nelle elezioni che hanno fatto segnare il record di partecipazione al voto.

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