La politica sanitaria di Joe Biden ai tempi del Coronavirus

Dalla proposta dell’American Rescue Plan ai programmi per la sanità pubblica: quali sono le principali proposte di Joe Biden in campo sanitario, non solo per combattere la pandemia.

Ci sarebbero più cure sanitarie per gli americani e l’obbligo delle mascherine, così come l’immediato rientro nell’OMS, tra i punti del programma sanitario del Presidente Eletto Joe Biden, in un paese dove si contano più di 20 milioni di americani infettati dal nuovo Coronavirus e almeno 370000 morti.

Le conseguenze economiche della pandemia da coronavirus hanno portato, negli Stati Uniti così come nel resto del mondo, ad una storica deflessione dei livelli occupazionali, e con essa per il sistema di assistenza americano, ad una conseguente perdita della copertura sanitaria legata ai contratti. Questa difficoltà economica potrebbe essere un punto di forza per l’attuazione dell’ampliamento della copertura sanitaria non privata, anche se come sappiamo benissimo, negli Stati Uniti le lobby farmaceutiche e assicurative finanziano le campagne presidenziali e non sono certo favorevoli a vedere ridotti i loro utili.  Questo rende la libertà di movimento verso un Public State della sanità molto complicato.  Biden ha promesso che difenderà l’Obamacare (Affordable Care Act) come se fosse la sua famiglia.

Il programma sanitario di Biden, nonostante mostri una visione a 360 gradi dei problemi, ha tre punti fondamentali: aggiungere un’opzione pubblica per l’Affordable Care Act, rimuovere il limite di reddito sui crediti di imposta per i piani sanitari, non ci sarà più un punto oltre il quale le persone improvvisamente devono pagare costi per il premio assicurativo notevolmente più elevato; inoltre, l’approccio di Biden si basa sulle dimensioni e sul poter di acquisto della potenziale offerta pubblica, in combinazione con quella di Medicare, per controllare i prezzi sanitari ed in particolare i prezzi ospedalieri. Questo darebbe ad ogni singolo cittadino la possibilità di scegliere tra una copertura assicurativa privata ed una pubblica. Come egli stesso ha affermato un cittadino americano deve stare tranquillo nel pensare che se insorgesse qualche problema sanitario maggiore, non rischia di indebitarsi fino al disastro economico, ma può contare su cure di qualità, oppure, non deve dover spendere per premi assicurativi molto alti se presenta delle condizioni “pre-esistenti” come diabete, ipertensione ecc.

Nel contrasto al Covid-19 Joe Biden ha proposto l’uso della mascherina a livello nazionale, anche se è materia dei singoli Stati, un aumento significativo nella disponibilità di test, tamponi e dispositivi di protezione individuale per professionisti della sanità e personale in prima linea, corroborato da un controllo centralizzato delle vaccinazioni con un investimento da 20 bilioni di dollari, promettendo tra l’altro cento milioni di vaccinazioni nei primi 100 giorni di governo.

La costruzione di un legame tra recupero economico e giustizia etnica (le minoranze sono state tra le più colpite dai Coronavirus), la ricerca della riduzione delle non equità sociali e generazionali accentuatesi con le crisi sanitaria, creando un supporto economico di 1400 $ a persona da spendere in assistenza scolastica, sanitaria, abitativa, supportare le comunità che sono state duramente colpite dall’ondata pandemica, implementare le infrastrutture informative digitali, sono solo alcuni dei punti previsti dall’American Rescue Plan, progetto da 1.9 trilioni di dollari, annunciato da Biden per cambiare il corso della pandemia.

Il Piano prevede, inoltre, la riapertura in sicurezza delle scuole, la protezione delle popolazioni fragili o ad alto rischio come gli operatori delle strutture di lungo degenza (le RSA italiane) duramente colpite, come nel resto del mondo, dal Covid-19. Da un punto di vista della ricerca scientifica, nel piano sono citati l’identificazione delle mutazioni del virus Sars-Cov2 aumentando le capacità di sorveglianza attiva, l’investimento nella ricerca farmacologica contro il virus, e il miglioramento dei livelli di prepardness.

Biden, come riportato su BMJ, ricopriva il ruolo di Vice-Presidente durante le epidemie H1N1 ed Ebola. Questo sicuramente dovrebbe portargli un maggior expertise nell’affrontare la pandemia in atto.

L’atteggiamento nei confronti del Coronavirus, del resto, è stato fin da subito opposto a quello tenuto da Donald Trump. Non solo per i fatti e per i propositi di campagna elettorale, oltre ad un atteggiamento più “scientifico”, ma anche per l’uscita degli Stati Uniti dall’OMS. Difatti Trump sostenendo una conduzione troppo filo-cinese era entrato in contrasto con l’Organizzazione. Per contrappasso in realtà, proprio l’assenza degli Stati Uniti, paese con un alto tasso di investimento nell’OMS e con una mole di ricerca e sperimentazione clinica unica al mondo, avrebbe lasciato un vuoto libero da riempire per la Cina.

Il sistema sanitario americano si è basato per anni sulla compartecipazione privata dei cittadini. Esattamente come avvenuto in Italia, dove si è verificato che il contrasto alla pandemia è stato più efficace nei luoghi dove era maggiormente strutturato un sistema pubblico territoriale di cure primarie, potrà essere da esempio per un maggior coinvolgimento dello Stato nell’assistenza sanitaria territoriale statunitense? Biden ha proposto, nell’American Rescue Plan, l’assunzione di public health workers che avranno un ruolo nell’assistenza sanitaria locale, in particolare per la somministrazione dei vaccini o per il contact tracing. Questo dovrebbe essere l’inizio di una transizione da un’assistenza localizzata, ad una rete assistenziale pubblica di lungo termine che dovrà aiutare ad implementare la qualità dell’assistenza e ridurre le ospedalizzazioni.

Potrà dunque la perdita dei posti di lavoro, il progressivo peggioramento delle condizioni di vita essere un volano per la realizzazione dei progetti del Presidente Eletto? Sicuramente il “Modello Covid” ha mostrato la fragilità dei sistemi colpendo non solo il sistema sanitario, ma anche quello economico, e questo, se l’American Rescue Plan verrà realizzato, potrà essere il legame che aprirà ancora più le maglie dell’Obamacare.

Le risposte a queste domande non sono però nè scontate né semplici, un sistema pubblico e universale ha anche un costo di mantenimento notevole che per vivere richieste tasse e contributi, che peseranno sulle tasche dei cittadini americani. Forse sarà questo il maggior problema della promessa elettorale di Biden sul suo programma sanitario. 

David Simoni


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