La NATO verso Madrid

Si avvicina il prossimo vertice dei leaderds della NATO in programma a Madrid dal 29 al 30 giugno

Si avvicina il prossimo vertice della NATO a Madrid. Dal 29 al 30 giugno la capitale spagnola sarà la sede di un importante riunione dell’Alleanza che prevede in programma anche la discussione e l’approvazione di un nuovo concetto strategico.

Programmata lo scorso anno, durante il vertice di Bruxelles, questa riunione dei leaders della NATO cade in un momento storico particolarmente critico per l’Europa e il mondo, nel pieno della crisi generata con l’invasione russa dell’Ucraina.

Con l’inizio della guerra in Ucraina la sicurezza europea è stata messa a rischio e la NATO è in campo per garantire protezione e stabilità ai propri membri. La riunione di Madrid sarà per questo un passaggio essenziale per l’Alleanza, per aggiornare e rilanciare la propria strategia alla luce dei cambiamenti emersi nel corso degli ultimi anni, prima della guerra in Ucraina e con essa.

La decisione di dare vita ad un nuovo concetto strategico, dopo quello approvato a Lisbona nel 2010, era stata infati già presa da tempo, soprattutto dopo le esperienze degli utlimi anni e la crisi pandemica. L’obiettivo è dotare l’Alleanza di uno strumento nuovo adeguato a permetterle di affrontare tutte le nuove sfide emergenti alla sicurezza globale e allo stesso tempo permettere ala NATO stessa di essere sempre di più un attore globale. Dal 2010 ad oggi il mondo, oltre all’area euro-atlantica, è profondamente cambiato. Nuove minacce sono emerse e soprattutto sono profondamente cambiati i termini del confronto geopolitico e strategico globale. Una nuova competizione tra potenze è emersa, con il confronto strategico tra Cina e Stati Uniti che rappresenta il cuore di questa competizione. Ma come la crisi ucraina ha dimostrato, anche la Russia è tornata a giocare un ruolo diverso a livello internazionale, presente in diversi teatri, dal Mediterraneo all’Africa all’Artico. Inoltre, negli ultimi anni, con la crisi ucraina, iniziata già nel 2014, ma anche in seguito alle primavere arabe, alle guerre civili in Siria e Libia, e alla ascesa dello Stato Islamico, le aree ai confini dell’Alleanza, a sud e a est, sono oggi sempre più instabili e a rischio. Nuove minace stanno emergendo anche in corrispondenza dei cambiamenti in corso a livello economico, sociale, ambientale, tecnologico. Ma dopo due anni di pandemia, e dopo le esperienze maturate in questo decennio nella lotta contro il terrorismo, la NATO si trova oggi a dover affrontare non solo potenziali minacce di tipo simmetrico, ma sempre di più anche minacce asimmetriche, derivanti anche da nuove potenziali cause. E soprattutto, si trova a dover svolgere sempre di più un ruolo globale, oltre i propri confini.

La sfida della sicurezza europea e globale, che resta il cuore della missione della NATO, è oggi sempre più complessa e per questo il vertice di Madrid potrà essere un appuntamento funzionale ad affrontarla.

Nelle ultime settimane il Segretario Generale dell’Alleanza ha svolto un’intensa attività di incontri e riunioni di vertice con i leader dei paesi atlantici, non solo per seguire la delicata situazione ucraina, ma anche per preparare il summit di Madrid. L’Alleanza di avvicina a questo appuntamento più rafforzata e coesa che mai, forte anche della richiesta storica di ingresso di Svezia e Finlandia.

A Madrid si disegneranno probabilmente i tratti della NATO del futuro, un’organizzazione che ha saputo affrontare e vincere la sfida della Guerra Fredda e che dopo 73 anni di vita, all’insegna del continuo cambiamento e adattamento, rappresenta ancora un pilastro fondamentale per l’Occidente e la difesa della democrazia.

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